LA
PAROLA DEL MESE
A
turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di
aprirsi verso nuove riflessioni
SETTEMBRE 2016
ESTERNALISMO
(“teoria della mente estesa”, altrimenti definita “estensione cognitiva”,
ossia la teoria che, in ambito evoluzionistico, ritiene che il processo
cognitivo – e quindi come risultato ultimo tutta la cultura umana in genere –
sia il risultato dell’interazione del “sistema nervoso” con il “corpo” attraverso l’integrazione con “l’ambiente”
e grazie ad una intima associazione con “l”azione”)
Dal
“Lessico del XXI secolo” Treccani
esternalismo =
La nozione di esternalismo (externalism),
usata in contrapposizione a quella di internalismo (internalism),
si è sviluppata principalmente in merito ai dibattiti sulla filosofia della
mente e sull’epistemologia nella seconda metà del 20° sec. ed è attualmente al
centro del dibattito filosofico sul ruolo dell’ambiente e dell’esterno negli
stati mentali, nei processi cognitivi e nei processi linguistici e
comunicativi. Nell’esternalismo una
conoscenza si considera giustificata se è causata da processi affidabili derivati
dall’esperienza esterna; diversamente, nella prospettiva internalista, una
credenza viene considerata vera se fondata su esperienze interne al soggetto
(per es. il cogito
cartesiano), Nella filosofia della mente, gli stati mentali vengono ricondotti,
in prospettiva esternalista, a connessioni causali con l’ambiente esterno; in
chiave internalista, a processi e fattori interni alla mente. E’ quindi un’indagine
finalizzata a capire se il soggetto cognitivo sia circoscrivibile al cervello e
al sistema nervoso (internalismo) o se la mente e il mentale includano anche
fattori ambientali, sia fisici sia sociali, ricalibrando i confini fra mente,
corpo, ambiente (esternalismo). Superando contrapposizioni troppo rigide fra le
due posizioni, nelle tesi esternaliste più recenti si tende a riconoscere non
unicamente la dipendenza causale dall’esterno del mentale, ma a vedere
l’origine del mentale nell’interazione causale ambiente-corpo-cervello,
ciascuno influente nei processi cognitivi e mentali.
“Si potrebbe anche
dire paradossalmente che la cultura è un meccanismo biologico”
(Luigi Luca
Cavalli-Sforza, genetista ed antropologo)