giovedì 1 giugno 2017

La parola del mese - GIUGNO 2017


La parola del mese

 A turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di aprirsi verso nuove riflessioni



GIUGNO 2017



La parola scelta per questo mese di Giugno ha un significato strettamente “tecnico” “scientifico”, e come tale è (molto) relativamente famosa e conosciuta, ci ha però mossi a sceglierla la sua valenza più ampia, universale, di “sistema di scambio” che in qualche modo sta alla base non solo di fenomeni sicuramente “fisici”, dato più facilmente comprensibile e compreso da tutti noi, ma anche di aspetti della realtà umana che di norma facciamo istintivamente rientrare nella sfera del pensiero astratto, dello “spirito”. L’occasione di meglio conoscerla in questa accezione ci è stata offerta dalla stimolante lettura dell’agile saggio divulgativo di Carlo Rovelli “L’ordine del tempo”, testo recentemente uscito per i titoli della Adelphi che consigliamo vivamente a chiunque voglia “tentare” di capire concetti della fisica teorica che al primo impatto per molti di noi sembrano quanto meno incomprensibili se non improbabili.



ENTROPIA

Freccia del tempo e……..pensieri



ENTROPIA= dalla parola tedesca “entropie” a sua volta derivata dal greco “tropia”, rivolgimento, con prefisso “en, dentro.



-       In termodinamica, funzione di stato di un sistema la cui variazione, in una trasformazione che porti il sistema da uno stato iniziale A ad uno finale B, viene calcolata sommando le quantità di calore scambiate dal sistema in una qualsiasi trasformazione reversibile che vada da A a B, divise rispettivamente per le temperature assolute delle sorgenti con cui si scambia calore; si misura in joule per grado Kelvin. In tutti i processi fisici reali (quindi irreversibili) di un sistema isolato, l'entropia aumenta sempre e tende ad un valore massimo; secondo l'interpretazione data dalla meccanica statistica, l'entropia è una funzione crescente della probabilità che un sistema si trovi in un determinato stato macroscopico, per cui i sistemi isolati evolvono spontaneamente verso le configurazioni a entropia maggiore, che sono quelle con un grado minore di ordine. Il termine “entropia”  fu introdotto dal fisico tedesco R.J. Clausius nel tentativo di chiarire meglio il significato del secondo principio della termodinamica (molto banalmente traducibile con l’affermazione che…..il calore non può passare da un corpo freddo ad uno caldo……)

-       Nella teoria dell'informazione, quanto è d'impedimento alla chiarezza e univocità del messaggio; maggiore è l'entropia, minore è la quantità di informazione.



L’entropia può essere assunta alla base della determinazione della “freccia del tempo” (passato  verso futuro e/o viceversa) che per noi, normali “umani”, ha una sola direzione: dal passato verso il futuro. Così però non è per tutte le Leggi della fisica, quali quella del mondo meccanico definite da Newton, quella dell’elettricità e del magnetismo di Maxwell, quella della gravità relativistica di Einstein, quella della meccanica quantistica e quella delle particelle elementari, per le quali la freccia del tempo si può muovere in ambo le direzioni, o meglio ancora la freccia del tempo “non esiste”. Essa, nella sua versione per noi “ovvia” dal passato versoi il futuro, compare solo quando in un fenomeno fisico compare “calore”, il passaggio di calore da un corpo all’altro impone infatti una sola direzione irreversibile: essendo  che……il calore non può passare da un corpo freddo ad uno caldo……il risultato finale di quel passaggio di calore, che porta ad uno stato più freddo, non potrà mai consentire la reversibilità del fenomeno avvenuto, ossia l’inversione della freccia del tempo (salvo immettendo altro calore).

Citazione da “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli………solo dove c’è calore c’è distinzione tra passato e futuro. I pensieri si dipanano dal passato al futuro, non viceversa, e infatti pensare produce calore nella testa………

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