La parola del mese
A
turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di
aprirsi verso nuove riflessioni
GIUGNO 2017
La parola scelta per
questo mese di Giugno ha un significato strettamente “tecnico” “scientifico”, e
come tale è (molto) relativamente famosa e conosciuta, ci ha però mossi a
sceglierla la sua valenza più ampia, universale, di “sistema di scambio” che in
qualche modo sta alla base non solo di fenomeni sicuramente “fisici”, dato più
facilmente comprensibile e compreso da tutti noi, ma anche di aspetti della
realtà umana che di norma facciamo istintivamente rientrare nella sfera del
pensiero astratto, dello “spirito”. L’occasione di meglio conoscerla in questa
accezione ci è stata offerta dalla stimolante lettura dell’agile saggio divulgativo di
Carlo Rovelli “L’ordine del tempo”, testo recentemente uscito per i titoli
della Adelphi che consigliamo vivamente a chiunque voglia “tentare” di capire
concetti della fisica teorica che al primo impatto per molti di noi sembrano quanto meno
incomprensibili se non improbabili.
ENTROPIA
Freccia del tempo e……..pensieri
ENTROPIA= dalla parola
tedesca “entropie” a sua volta derivata dal greco “tropia”, rivolgimento, con prefisso “en, dentro.
- In termodinamica, funzione
di stato di un sistema la cui variazione, in una trasformazione che porti il
sistema da uno stato iniziale A ad uno finale B, viene calcolata sommando le
quantità di calore scambiate dal sistema in una qualsiasi trasformazione
reversibile che vada da A a B, divise rispettivamente per le temperature
assolute delle sorgenti con cui si scambia calore; si misura in joule per grado
Kelvin. In tutti i processi fisici reali (quindi irreversibili) di un sistema
isolato, l'entropia aumenta sempre e tende ad un valore massimo; secondo
l'interpretazione data dalla meccanica statistica, l'entropia è una funzione
crescente della probabilità che un sistema si trovi in un determinato stato
macroscopico, per cui i sistemi isolati evolvono spontaneamente verso le
configurazioni a entropia maggiore, che sono quelle con un grado minore di
ordine. Il termine “entropia” fu introdotto dal fisico tedesco R.J. Clausius nel tentativo di chiarire meglio il
significato del secondo principio della termodinamica (molto banalmente traducibile con l’affermazione che…..il calore non
può passare da un corpo freddo ad uno caldo……)
- Nella teoria
dell'informazione, quanto è d'impedimento alla chiarezza e univocità del
messaggio; maggiore è l'entropia, minore è la quantità di informazione.
L’entropia può essere
assunta alla base della determinazione della “freccia del tempo” (passato verso futuro e/o viceversa) che per noi,
normali “umani”, ha una sola direzione: dal passato verso il futuro. Così però non
è per tutte le Leggi della fisica, quali quella del mondo meccanico definite da
Newton, quella dell’elettricità e del magnetismo di Maxwell, quella della
gravità relativistica di Einstein, quella della meccanica quantistica e quella
delle particelle elementari, per le
quali la freccia del tempo si può
muovere in ambo le direzioni, o meglio ancora la freccia del tempo “non esiste”.
Essa, nella sua versione per noi “ovvia” dal passato versoi il futuro, compare
solo quando in un fenomeno fisico compare “calore”, il passaggio di calore da
un corpo all’altro impone infatti una sola direzione irreversibile: essendo che……il
calore non può passare da un corpo freddo ad uno caldo……il risultato finale
di quel passaggio di calore, che porta ad uno stato più freddo, non potrà mai consentire
la reversibilità del fenomeno avvenuto, ossia l’inversione della freccia del
tempo (salvo immettendo altro calore).
Citazione da “L’ordine del tempo” di Carlo
Rovelli………solo dove c’è calore c’è distinzione tra passato e futuro. I pensieri si dipanano dal passato al
futuro, non viceversa, e infatti pensare produce calore nella testa………
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