domenica 2 luglio 2017

La parola del mese - LUGLIO 2017


La parola del mese
 A turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di aprirsi verso nuove riflessioni
LUGLIO 2017
 In questa fase storica, così travagliata e complicata, appare evidente la necessità di mantenere  su ogni questione, per quanto dirompente, aperto ed attivo il confronto, il dialogo. Perché questo possa avere luogo in modo fruttuoso è però indispensabile essere certi, usando un modo di dire ormai classico, di “parlare la stessa lingua”. Ma siamo certi quando pronunciamo la stessa parola di intendere la stessa cosa? Peri rispondere a questa domanda  abbiamo scelto come parola del mese ……

INDICALITA’

Non è facile trovare la parola “indicalità” nei comuni vocabolari. Essa infatti è stata originariamente utilizzata nell’ambito di una teoria sociologica, l'etnometodologia:. una scuola sociologica che si muove in dissenso con la tradizione ufficiale sociologica ed il cui fondatore è stato Harold Garfinkel con la pubblicazione nel 1967 dei suoi Studi etnometodologici  L'etnometodologia si fonda principalmente su due concetti che hanno ripercussioni importanti sul modo di intendere l'agire sociale: l'indicalità e la riflessività. Se il concetto di riflessività si rifà all'idea che un'affermazione è riferibile solo a sé stessa e non fa riferimento a nessuna realtà diversa da sé stessa, vale a dire che non esiste una realtà oggettiva e modi di osservarla per descriverla, ma che ogni osservazione costituisce la realtà stessa (appare evidente il parallelo con la funzione ed il ruolo dell’osservatore esterno nell’ambito della fisica teorica) , il termine indicalità sta a significare che nessuna affermazione può avere un significato indipendente dal suo contesto. Il senso di ogni affermazione contiene qualcosa in più rispetto al significato letterale perché la sua comprensione avrà modalità diverse in contesti diversi. Ultimamente la parola indicalità si è però espansa, ad iniziare dall’ambito filosofico, in senso lato al fine di  indicare
……………… la caratteristica posseduta da certe particolari parole  di avere un significato diverso ogni volta che sono pronunciate. Un significato che è determinato da dove, da come, da quando, da chi sono pronunciate.
Non è un neologismo per indicare una sorta di nuova Torre di Babele, ma la sottolineatura che termini all’apparenza banali possono mutare radicalmente significato a seconda del contesto in cui sono utilizzati, ovvero del contesto nel quale essi sono state assimilati e quindi fatti propri. Forse per “parlare la stessa lingua” è bene sforzarci di capire le diversità anche profonde che stanno dietro termini, foneticamente identici, ma con valori “significanti” differenti.

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