martedì 3 ottobre 2017

Dati demografici di Torino e Piemonte - aggiornamento


DATI DEMOGRAFICI
di TORINO e PIEMONTE
aggiornamento 

E’ ancora viva la traccia lasciata dalla conferenza tenuta dal Prof. Molina sulla situazione demografica nell’area torinese nell’ambito del nostro Programma 2014/2015.
Fecero in particolare impressione i dati che segnalavano, nel contesto di una costante diminuzione della popolazione, un trend sempre più marcato di invecchiamento della stessa, di un calo progressivo delle nascite e, conseguentemente, di un ribaltamento della piramide generazionale che, per garantire la sostenibilità complessiva delle dinamiche sociali, dovrebbe al contrario prevedere una ampia base delle nuove generazioni ed un marcato restringimento verso l’alto di quelle più anziane.
Recentemente sono state pubblicati, e resi disponibili in Rete, due aggiornamenti dei dati demografici dell’area torinese e piemontese: il primo è rappresentato dalla fotografia ufficiale al 31/12/2016 della popolazione effettuata dall’ISTAT, il secondo dal Bilancio Sociale INPS 2016. Ambedue confermano che i trend a suo tempo illustrati dal Prof. Molina mantengono la loro direzione ed anzi la accentuano in alcuni suoi aspetti.
Nel momento in cui sta per iniziare il nostro Programma 2017/2018 riteniamo opportuno recuperare nel nostro blog alcuni dei dati più significativi utili a contestualizzare, con specifico riferimento alla realtà sociale a noi più vicina, una base fondamentale di conoscenza anche per alcune delle riflessioni che saranno sicuramente sollecitate dalle conferenze e dai seminari previsti.
(Alcun passaggi del commento a corredo delle tabelle riportate, individuabili dal colore del carattere in blu, sono testualmente tratti dal Bilancio Sociale INPS 2016)



Andamento popolazione Torino – Provincia Torino
Dati 2001/2005/2010 – 2016


                    Torino          Provincia                             Regione Piemonte
2001           865.000          2.165.000                                 4.213.000    
2005           901.000          2.242.000   
2010           907.000          2.302.000      
2011           890.000          2.243.000      
2012           872.000          2.254.000     
2013           902.000          2.297.000                                 4.436.000     
2014           897.000          2.291.000      
2015           890.000          2.282.000      
2016           886.000          2.277.000                                 4.392.000







La crescita complessiva del 4,3% della popolazione torinese nel periodo 2001-2013 è dovuta alle ondate immigratorie che si sono alternate nel periodo, ciò è testimoniato dall’andamento altalenante della crescita stessa e dal trend del rapporto nascite/decessi che si è verificato nello stesso periodo (la cui incidenza numerica è osservabile in successive tabelle e grafici). A partire dal 2014 si assiste ad una (per ora) costante discesa mediamente dello 0,5% annuale. Lo stesso andamento è rilevabile per l’intera Provincia di Torino (le due curve del grafico sono pressochè identiche) con una più marcata crescita del 6,0% nel periodo 2001-2013 (più immigrazione al di fuori del capoluogo) ed un tasso di diminuzione medio annuale a partire dal 2014 del 0,3% quindi leggermente meno marcato. Non dissimile è l’andamento per l’intera Regione Piemonte: 2001-2013 =+5,3 dal 2014 = - 0,3% medio annuo.
 ………..Nel 2016 la popolazione residente in Piemonte si attesta a 4.392.526 essendo diminuita di quasi 12.000 unità rispetto alla fine del 2015. Questo calo conferma l’inversione di tendenza osservata per la prima volta nel 2014, dopo circa quindici anni di continua crescita della popolazione, per effetto di intense migrazioni………
L’incidenza della presenza straniera richiede ovviamente alcune rilevazioni specifiche.
……Al 31 dicembre 2016 risiedono in Italia 60.589.445 persone, di cui 5.047.028 di cittadinanza straniera (8,3% dei residenti a livello nazionale, 10,6% al Centro-nord)………... significativamente più alto è il dato per Torino

Incidenza in % degli stranieri residenti a Torino nel 2016 (pari a n° 137.330)


così ripartiti

Ripartizione per area geografica di provenienza degli stranieri residenti a Torino nel 2016

A questi dati si è pervenuti con un percorso storico, nel periodo in esame, così fotografato:  

 Comune di Torino: arrivi da estero – (ri)partenze per estero 2002-2016

   
 Arrivi da estero       (ri)Partenze per estero       Saldo
2002          5.210                         747                         4.463
2003        15.845                         822                       15.023
2004        11.578                         823                       10.750
2005          8.241                      1.024                         7.217
2006          7.481                      1.009                         6.472
2007        20.267                         999                       19.268
2008        14.570                       1.393                       13.177
2009        11.744                       1.385                       10.359
2010         10.735                      1.351                        9.384
2011          9.179                       1.223                        7.958
2012        10.254                       1.733                        8.521
2013           7.059                      2.156                        4.904
2014           6.356                      2.373                        3.983
2015           5.948                      2.830                        3.118
2016            5.969                     2.858                        3.111
                    



Comune di Torino: arrivi da estero – (ri)partenze per estero 2002-2016


Appare evidente che il flusso immigratorio sta conoscendo una rilevante diminuzione (non è stato possibile appurare se nei numeri in questione rientrano i cosiddetti migranti “ospitati” in attesa dell’eventuale riconoscimento del diritto di asilo) mentre sta contestualmente crescendo quello delle ri-partenze (anche in questo caso non è stato possibile capire se nelle cifre considerate sono conteggiati cittadini italiani “nativi” trasferitisi all’estero). Le due curve si stanno progressivamente avvicinando lasciando intuire, se il trend resterà questo, un pareggio fra arrivi e partenze. Il trend torinese è peraltro in linea con quello regionale
………………Il saldo migratorio dall’estero mostra un saldo positivo di 7.532 unità, seppure in continua flessione rispetto agli anni precedenti (7.977 nel 2015; 8.273 nel 2014; 11.228 nel 2013)........
Come anticipato in precedenza un dato di particolare importanza è rappresentato dal saldo nascite/decessi

Andamento saldo nascite/decessi Torino – Provincia Torino
Dati 2001/2005/2010 – 2016

                    Torino     Provincia     Regione Piemonte
2001/2005   - 5.595                               - 47.658
2005/2010   - 7.302       dati                  - 60.263
2011           - 1.544                               - 11.302
2012           - 1.933        non                  - 13.440
2013           - 2.272                                -14.423        
2014           - 2.103     reperibili               -14.775
2015           - 3.581                                -13.679   
2016           - 3.349                                -19.252


     
Anche in questo caso l’andamento storico vede lo stesso trend per Torino e la Regione Piemonte. A fronte di un numero decessi relativamente stabile incide in misura progressivamente rilevante la diminuzione delle nascite come si può rilevare dal seguente grafico. Questi dati tradotti in indici di natalità (quante nascite ogni mille abitanti) e indice di mortalità (quanti decessi ogni mille abitanti), comportano il seguente trend 

Andamento indice natalità/mortalità regione Piemonte 2002-2016






……… Anche per il 2016 il saldo naturale risulta negativo come ormai avviene dal 1976, ed ed è pari a -19.252.  Le nascite, pari a 31.732, sono in diminuzione dal 2008, anno in cui si era raggiunto l’apice di un periodo di ripresa della natalità in concomitanza con l’afflusso migratorio intenso soprattutto dall’estero, e raggiungono il minimo storico se si analizza il dato dal 1999. Il dato relativo ai decessi del 2016 si attesta a 50.984 per cui si può parlare di un ritorno al dato stabile (intorno ai 49.000/50.000 decessi) che ha caratterizzato gli anni dal 2009 al 2014

L’insieme di questi dati sta ulteriormente incidendo sulla composizione della cosiddetta “Piramide dell’età”. che, ricordiamo, in armonia con il nome “piramide” per garantire la sostenibilità complessiva delle dinamiche sociali, dovrebbe revedere una ampia base delle nuove generazioni ed un marcato restringimento verso l’alto di quelle più anziane. Questa è invece la situazione per la popolazione della Regione Piemonte al 01 Gennaio 2016



Piramide delle Età – Regione Piemonte 01/01/2016 (dato ISTAT)


…………La piramide dell’età 2016 riporta la popolazione per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.     
In Piemonte ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico. Da notare anche la maggiore longevità femminile degli ultrasessantenni. 
Anche questo grafico evidenzia, per il 2016, da un lato, la diminuzione della popolazione piemontese, dall’altro l’aumento del suo invecchiamento: infatti, mentre nel 2015 il 24,46% della popolazione superava i 65 anni nel 2016 la popolazione oltre i 65 anni sale al 24,80% mentre la fascia di età sino a 19 anni rimane stabile al 17,1% per entrambe le annate. 
E’ quindi evidente come il trend demografico positivo degli ultimi anni sia stato interrotto sin dal 2014 in quanto neppure la componente straniera incide più di tanto come si può notare dal trend storico della popolazione extracomunitaria residente in Piemonte. Un dato altrettanto importante dell’anno 2016 è la forte presenza di popolazione straniera in età lavorativa giovane (20-39 anni) che diminuisce rispetto al 2014 (168.970 vs 174.124) ma continua a garantire una forte presenza sul mercato del lavoro, interessante sia per l’impatto sulla base assicurativa previdenziale quanto per l’effetto di ringiovanimento dell'età media…….
E’ interessante il raffronto con piramide elaborata sulla base dei dati generazionali degli stranieri residenti in Torino che conferma, anche solo visivamente, il peso degli stranieri nella fasce di età lavorativa così come evidenziato nel commento del Bilancio INPS




Piramide delle Età –Stranieri di Torino



…………un dato altrettanto importante dell’anno 2016 è la forte presenza di popolazione straniera in età lavorativa giovane (20-39 anni) che diminuisce rispetto al 2014 (168.970 vs 174.124) ma continua a garantire una forte presenza sul mercato del lavoro, interessante sia per l’impatto sulla base assicurativa previdenziale quanto per l’effetto di ringiovanimento dell'età media dei lavoratori (si consideri infatti che su 923.186 cittadini residenti per quella fascia (erano 977.688 nel 2014) quelli stranieri rappresentano il 18,30%.........
Un ultima considerazione merita di essere posto sulla ripartizione fra popolazione attiva (ossia in età lavorativa) e popolazione inattiva (i più giovani ed i più anziani)



Popolazione Regione Piemonte – divisione fra attivi / inattivi

              Attivi              Inattivi                                     età media
            15 - 64       0 – 14         over 65       Totale
 
2002   2.807.858   509.575    895.861    1.405.436    43,8
2003   2.798.799   516.423    916.112    1.432.535    44,0
2004   2.811.524   524.137    934.554    1.458.691    44,1
2005   2.833.628   535.056    961.498    1.496.544    44,2
2006   2.828.620   539.099    974.014    1.513.113    44,3
2007   2.821.292   544.551    986.985    1.531.536    44,5
2008   2.848.667   554.362    998.237    1.552.599    44,5
2009   2.862.967   563.199  1.006.405   1.569.604    44,6
2010   2.861.803   569.210  1.015.217   1.584.427    44,7
2011   2.864.008   573.650  1.019.577   1.593.327    44,9
2012   2.769.211   565.257  1.023.195   1.588.452    45,1
2013   2.765.487   569.459   1.039.106   1.608.565     45,3
2014   2.793.823   574.988   1.067.987   1.642.975    45,4
2015   2.771.059   570.368   1.082.540   1.653.408    45,7
2016   2.749.298   563.537   1.091.411   1.653.408    45,9
………….Dati particolarmente interessanti, soprattutto se comparati a quelli nazionali sono quelli inerenti l'indice di dipendenza strutturale, che rappresenta il numero di individui (anziani e bambini) ritenuti non autonomi per ragioni demografiche (0-14 anni o oltre 65 al 60,2% superiore a quello nazionale 55,5%.. L'indice di vecchiaia aumenta rispetto all’anno precedente (da 189,6 a 193,7) e rimane di oltre 30 punti superiore rispetto al dato nazionale che si attesta a 161,4), mostrandoci come nella nostra regione, la presenza di anziani sia particolarmente forte. L'età media piemontese (46,4), infine, risulta leggermente superiore a quella nazionale (44,7), e in continuo aumento stabile dal 2002.  Accanto al processo di invecchiamento, si manifesta, in maniera evidente ormai da anni, un parallelo processo di “femminilizzazione” della popolazione, che nel 2016 emerge sin nella fascia d’età 35/39 anni senza soluzione di continuità. La maggior longevità femminile porta il totale delle donne a prevalere su quello degli uomini, attestandosi, tuttavia al 51,52% del totale dei residenti, mentre nel 2015 come nel 2014, si era attestato al 51,6%. I differenziali di età tra i generi derivano sia dalla componente nazionale della popolazione, che da quella straniera che segue, sostanzialmente, la stessa dinamica della prima……..
I dati essenziali della tabella precedente si possono tradurre nel seguente grafico



Rapporto attivi – inattivi Regione Piemonte 2002-2016


In effetti le tabelle con molti numeri spesso non rendono con immediatezza le dinamiche in corso, in questo senso i grafici sono di buon aiuto; il rapporto fra la popolazione attiva e quella inattiva della nostra Regione viene meglio visualizzato dal grafico precedente. Impressiona vedere come la curva degli inattivi, lentamente ma inesorabilmente, si stia avvicinando a quella degli attivi. In questa fotografia sta, se vogliamo, la sintesi più utile a capire entro quale contesto devono essere collocate le problematiche decisive per il nostro futuro e, soprattutto, quello dei nostri figli e nipoti, della sostenibilità dello stato sociale, delle politiche occupazionali, e della gestione dei fenomeni immigratori.

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