Dati sui livelli
occupazionali
in Valle di Susa
in Valle di Susa
In previsione della futura conferenza del Prof Berta “Le trasformazioni del tessuto industriale ed
economico nel torinese e nella Valle di Susa” – Venerdì 19 Maggio p.v. - possono essere
utili a delineare i termini della questione occupazionale nella nostra Valle i
dati recentemente forniti nel corso di una assemblea/conferenza stampa
organizzata dalla FIOM-CGIL il giorno 12/04 presso la biblioteca comunale di
Condove.
La FIOM ha esaminato le cinquantasette
aziende metalmeccaniche presenti nel territorio valsusino a partire dal
2008 ed ha presentato un quadro decisamente preoccupante:
·
2008 = totale addetti 5.343
·
2013 = “ 4.127
·
2017 (Marzo) = “ 3.549
Nel corso di questi anni si sono quindi persi,
nel solo settore metalmeccanico, 1.794 posti di lavoro che in termini
percentuali rappresentano una diminuzione occupazionale del 33,5%.
Fra le aziende più significative che hanno
chiuso le attività o le hanno fortemente ridimensionate si possono citare i
nomi della Saturno, della Roatta, delle Dormer, della Cabind, della Bertone
Stile e Ricerca-Sviluppo, della Beltrame.
Un caso al centro dell’attenzione perché,
nell’ambito delle logiche di trasferimento extra-nazionale delle attività, sta mettendo
a rischio altri cento posti di lavoro è quello della Savio.
Non mancano esempi positivi come quello
della Lucchini (ex Vertek), arrivata ad un passo dal licenziare tutti i 98
addetti, rilevata con l’impegno del mantenimento dei livelli occupazionali da
parte del gruppo CLN-Arcelor Mittal (gruppo a prevalenza azionaria straniera). O come quello del gruppo Tiberina che sta investendo in
Provincia di Torino ed anche in Val di Susa nel settore automotive.
Ma il dato generale resta, come è facilmente intuibile dalle
cifre fornite, negativo e molto preoccupante per le prospettive future.
Nessun commento:
Posta un commento