Sintesi del “viaggio
fotografico” in Russia fra leggende, modernità e letteratura.
Aurora
Tabone
a cura di Carla Toscano
La
professoressa Aurora Tabone, relatrice della conferenza fotografica sulla
Russia è laureata in lingue e letteratura straniera, è stata socio fondatore
della Associazione Circolarmente,
autrice di libri sulla lingua per le scuole. Nella presentazione la Presidente
Massima Bercetti ha voluto mettere in evidenza un aspetto del suo lavoro
sulla lingua utilizzata non solo come modello del parlare e scrivere corretto,
ma presentata e compresa come strumento per capire attraverso la parola la
realtà che ci circonda, le cose e le persone che si incontrano. Nei suoi
viaggi, che si sono svolti i più recenti negli anni 2014 - 2016 - 2017 e altri
negli anni '90 sono state scattate le foto che ci ha presentato. Questo viaggio
attraverso una parte della Russia, il cui territorio si estende dall'Europa
all'Asia a Sud, fino alla Cina per 17 milioni di kmq con una popolazione, tutto
sommato esigua (145 milioni di abitanti) che comprende 11 fusi orari e
variazioni climatiche importanti, ci ha portato a conoscere aspetti inconsueti,
molto particolari e poco conosciuti della Grande Russia in compagnia di
artisti: pittori, poeti, romanzieri classici e moderni.
Gli artisti.
Sono stati presentati aspetti
artistici che negli anni della guerra fredda e della cortina di ferro erano
sconosciuti all'occidente. Alla fine dell'800 e fino al 2012 è sorto un
movimento di impressionisti russi, che nel paese ebbe grande risonanza e
successo e negli ultimi anni è stato loro dedicato un importante Museo, le loro
opere non sono mai uscite dal paese. Mentre scrittori e poeti classici del primo
novecento come Achmatova, Čecov, Mandel’štam,
Cvetaeva e molti altri percorrevano l'Europa e conoscevano molto bene l'Italia
ed amavano la nostra letteratura soprattutto Dante. I poeti russi non danno
molta importanza alla pubblicazione delle loro opere perché preferiscono
declamarle in pubblico tra amici ed estimatori. Le foto ci hanno portato nelle
case Museo di artisti celebri come la casa a San Pietroburgo di Alessandr Blok,
morto nel 1921, praticamente di fame negli anni di grande carestia. In questa
casa tra i cimeli è conservato un ritratto del poeta Majakowskij (grande
personaggio della rivoluzione che si è ucciso a 37 anni lasciando scritto che
nessuno doveva essere incolpato della sua morte) ora praticamente dimenticato
tanto che la sua casa di Mosca è sempre chiusa con qualche scusa. Cose che
succedono a Mosca! Quando Blok è morto la poetessa Achmatova scrisse
" Il sole nostro si è spento". La casa Museo della poetessa si trova
alla Fontanka: L'Achmatova era una donna bellissima e molto ammirata in patria
e all'estero è stata la signora della poesia e della letteratura, molto odiata
dal potere , il marito morì fucilato ed il figlio fu imprigionato nelle carceri
di Leningrado. Molte sono le poesie che ci ha lasciato e sulla sua casa
scrisse:
"Bevo ad una casa distrutta
alla mia vita sciagurata
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te
al morto gelo dei tuoi occhi
ad un mondo crudele e rosso
a un dio che non ci ha salvato"
MOSCA
" A Mosca a Mosca" è
l'esclamazione nel dramma di A.Čecov "Le tre sorelle" perché
"tutto comincia e tutto finisce a Mosca. L'emblema conosciuto da tutti di
Mosca è senz'altro la piazza Rossa, in un'immagine di notte tutta
illuminata dove spicca la torre Spasskaja del Cremlino,
P.zza Rossa e
torre Spasskaia
viene celebrato il Capodanno russo
che si svolge il 13 gennaio, era anticamente la piazza del mercato e dove si
svolgevano le esecuzioni capitali. Dietro al Mausoleo di Lenin, ora deserto, si
trovano le statue degli statisti e degli eroi, tra questi la statua di
Juri Gagarin, il primo astronauta. Ed ora di Mosca la relatrice ci presenta
alcuni scorci e notizie inediti come il Palazzo dell’ex Governatore della città,
frequentato anche dal grande poeta Puskin e dalla sua bellissima moglie , che
ai tempi sovietici è stato spostato indietro di 13 metri in 41 minuti (la
precisione russa) per fare posto ad una larga via che consentisse il passaggio
della sfilata del 1° Maggio
Mosca:
il palazzo spostato
Anche il caffè Puskin non è mai
esistito, ma è stato costruito solo negli anni ’80, mentre merita una visita il
glorioso caffè Tchaikovsky. Nella città coesistono monumenti ed edifici
costruiti ai tempi di Stalin come le Sette Sorelle, chiamate all'epoca
"edifici alti" e non grattacieli per distinguerli da quelli americani,
e sono attualmente sedi di ministeri, alberghi o Università, come
l'edificio sulla Collina dei Passeri sede dell'Università di Mosca che conta
50000 studenti circa. Oggi le nuove costruzioni chiamate “giganti di vetro”
costituiscono Moscow city. Nel parco Gorky, voluto da Stalin come posto della
cultura e del riposo, ha sede ora il Museo di arte contemporanea “Garage”; le
fabbriche dismesse sono state ristrutturate ed adibite a luoghi pubblici. Il
Museo dell'impressionismo russo si trova in una di queste ex fabbriche. Il
quartiere “Ottobre Rosso” che ospitava una fabbrica di cioccolato è stato
trasformato nel 2015 con un utilizzo moderno con gallerie d'arte, scuole di
design ecc. Dal 2000 in poi le città si sono modernizzate riutilizzando gli
spazi per uso pubblico. In un libro di Paolo Nori dal titolo "La grande
Russia portatile" si può scoprire una Russia moderna. La Duma è il
Parlamento russo e il suo nome deriva dal verbo “dumat’” che significa pensare,
per i russi, molto precisi nel significato delle parole, non è il luogo dove si
discute ma dove si pensa! La piazza davanti alla Duma di Stato ricorda gli
avvenimenti degli anni '90, quando Eltsin quando salì su un carro armato e
nelle strade comparve la scritta "Non sparate sui vostri fratelli". La
scritta è esposta al Museo di Storia della Russia contemporanea. In una via
centrale di Mosca troviamo una lapide che ricorda il soggiorno di Gramsci. Nel
Museo di Storia della Russia contemporanea l'accompagnatore dei visitatori è un
robot, la guida del futuro.
Museo
di Storia della Russia contemporanea
FERROVIA
Il treno e l’aereo sono i mezzi di
trasporto più utilizzati, viste le grandi distanze del territorio. Il trasporto
ferroviario è gestito dalla Rossiskie
Jeleznié Doroghi. Il treno è stato protagonista di molti romanzi di
grandi scrittori classici da Dostoevskij a Tolstoj: Anna Karenina incontra il
conte Vronskij in una stazione ferroviaria e si suiciderà sotto un treno, lo
stesso Tolstoj morirà in una stazioncina ferroviaria, nel Dottor Zivago di
Pasternak il treno assume un ruolo importante- Con la transiberiana che parte
da Mosca inizia il viaggio verso il lago Baikal.
Transiberiana a
Novosibirs
kAlla partenza la provodnika, impiegata
del ministero degli interni è la responsabile della carrozza su cui si viaggia
e si occupa di mantenerla in ordine e di verificare i documenti dei passeggeri.
Nel periodo bolscevico Lenin si servì della ferrovia per diffondere la
propaganda del regime. La transiberiana è lunga 9220 km, il locomotore può
trasportare fino a 60 vagoni. Dal finestrino il panorama è sempre uguale,
monotono salvo piccole stazioni, molto ben curate, dove ci si ferma per un
caffè e dove si ha modo di incontrare la gente del posto che vende i suoi
prodotti. Gogol’ scriveva: " Rus’, Rus’ tutto in te è aperto, deserto,
uniforme". Sul treno si conoscono le persone; negli anni '60 i giovani
sovietici percorrevano le strade del loro paese proprio come gli americani di
Keruac in "On the road" e si riunivano nei locali intorno alla vodka
per festeggiare il loro mito, l'americano Ernest Hemingway, grande bevitore! La
vodka in Russia occupa un posto centrale nella vita, esistono dei locali con
centinaia di bottiglie di vodka messe in mostra negli scaffali illuminati:
Gorbacev, non molto amato, ne limitò l'uso e per questo fu ulteriormente
odiato. Kazan, altra città, che si trova lungo il percorso ospita un'Università
famosissima dove studiò Lenin ed un bellissimo Cremlino. Gli abitanti della
Russia risiedono per il 73% nelle grandi città, la campagna è pressoché deserta
e l'immagine che noi abbiamo delle troike che trasportavano i nobili
nell'inverno russo sono solo per i turisti. E si arriva in Siberia, terra
mistica, terra di sciamani che con i loro abiti coperti di placche di metallo
ed altri oggetti, scacciano gli spiriti maligni con i loro movimenti rumorosi.
Nei boschi di betulle, i lunghi nastri colorati indicano le vie del cielo. Le
donne sciamane sono tutte nere perché a loro è precluso il cielo.Nei
boschi vivono le streghe (Baba Jaga) in piccole casette di legno. Nel 1941 in
Siberia volarono le” streghe della notte”. Erano donne del Reggimento 558,
creato da Marina Raskova che guidavano aerei con cui bombardarono i tedeschi
invasori nel Caucaso. Erano aerei molto leggeri, che permettevano di volare a
bassa quota, l'equipaggio era composto da due donne (pilota e sganciatore),
compirono 23000 voli e 1100 notti di combattimento, trovando i tedeschi
completamente impreparati. Stalin non era d'accordo alla creazione di un
reggimento tutto femminile, ma la Raskova cocciuta disse " Una donna
può tutto" e lo convinse. Gli Urali sono monti ricchissimi di tutto. Una
città interessante è Ekaterinburg famosa per l'esecuzione, durante la rivoluzione,
di tutta la famiglia dello zar Nicola II, avvenuta nel seminterrato del palazzo
dove erano prigionieri ed i loro cadaveri furono bruciati e sepolti nei
dintorni. Sul luogo ora sorge la Cattedrale sul Sangue versato tipico della
Russia come espiazione. Davanti alla chiesa si trova il monumento al Komsomol, alla
Gioventù comunista (le contraddizioni sovietiche) di bolscevica memoria.
Ekaterinburg (la parte moderna)
In
Siberia c'erano i gulag, luoghi di detenzione dei dissidenti prima degli Zar
poi di Stalin. Molti erano campi di transito dei detenuti per i lavori forzati
della Siberia del Nord. Non ci sono testimonianze in questi luoghi. Altre città
importanti sono Omsk, dove fu imprigionato Dostoewskij. A Novosibirskfu
costruito un ponte sul fiume voluto dallo zar Alessandro III° che, per
collaudarlo, fece salire sul treno tutte le maestranze con i loro famigliari!!
Ora è una grande città con due aeroporti. Irkutsk antichissima città di commercio
delle pelli pregiate, fondata dai Cosacchi e qui si trovano monumenti funerari
che ricordano i Decabristi (nobili rivoluzionari che nel dicembre 1825 sfidarono
lo zar per ottenere migliori condizioni di vita per i contadini e che
furono condannati ai lavori forzati, anche Puskin era un simpatizzante decabrista,
ma non fu toccato) con loro giunsero anche le loro mogli che vengono ricordate
con una lapide per le idee di giustizia che proponevano. L'ultima città è
Ulan Ude fondata dai cosacchi,
confina con la Mongolia; vicino si trova il Datsan di Ivolgin, iil centro
buddista più importante di tutta la Russia. In inverno le temperature possono
scendere a meno 45° e a meno 50° le scuole vengono chiuse. Qui si trova la
testa di Lenin più grande di tutta la Russia. Solo la testa, si dice che il resto
si sia perso durante il trasporto in elicottero Infine il lago Baikal (mare
sacro) è il lago più antico del pianeta e la più grande riserva d'acqua, è
alimentato da 336 fiumi con un solo emissario Angara e naturalmente esiste
una leggenda: il gigante Baikal aveva molte figlie femmine, ma la preferita era
Angara. Questa si innamorò di Enisej e scappò per raggiungere l'amato, il padre
per fermarli scagliò con forza una roccia che ancora si può vedere in mezzo al
lago.
Lago Baikal
Ma Angara non si intimorì e si
congiunse con Enisej e ancora oggi i due fiumi Angara e Enisej continuano
il loro viaggio uniti. Per comprendere la Russia dobbiamo fare riferimento ad
un altro grande scrittore e poeta, F. Tjutčev, che dal 1837 al 1839 operò a
Torino come incaricato speciale dello zar presso i Savoia, e alle sue parole
"con la mente non si può capire la Russia, non la si può misurare col
metro comune, in essa c'è un'essenza particolare, nella Russia si può soltanto
credere".
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Il pubblico è
intervenuto soprattutto con ricordi di viaggio, ma una piccola curiosità
in conclusione può aiutarci a comprendere i russi così diversi da noi.
Quando chiediamo ad un russo il suo nome la risposta non è "io mi
chiamo" ma " gli altri mi chiamano" questo ci può spiegare
la precisione russa. Se consultiamo l'orario ferroviario vi troviamo l'ora di
arrivo alla stazione i minuti di fermata e l'ora della partenza sempre
rispettati e anche l'ora di Mosca perché………tutto comincia e tutto finisce a Mosca!
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