lunedì 25 marzo 2019

Sintesi del “viaggio fotografico” in Russia fra leggende, modernità e letteratura. Aurora Tabone - a cura di Carla Toscano



Sintesi del “viaggio fotografico” in Russia fra leggende, modernità e letteratura.
  Aurora Tabone

a cura di Carla Toscano

 La professoressa Aurora Tabone, relatrice della conferenza fotografica sulla Russia è laureata in lingue e letteratura straniera, è stata socio fondatore della Associazione Circolarmente, autrice di libri sulla lingua per le scuole. Nella presentazione la Presidente Massima Bercetti ha voluto mettere in evidenza un aspetto del suo lavoro sulla lingua utilizzata non solo come modello del parlare e scrivere corretto, ma presentata e compresa come strumento per capire attraverso la parola la realtà che ci circonda, le cose e le persone che si incontrano. Nei suoi viaggi, che si sono svolti i più recenti negli anni 2014 - 2016 - 2017 e altri negli anni '90 sono state scattate le foto che ci ha presentato. Questo viaggio attraverso una parte della Russia, il cui territorio si estende dall'Europa all'Asia a Sud, fino alla Cina per 17 milioni di kmq con una popolazione, tutto sommato esigua (145 milioni di abitanti) che comprende 11 fusi orari e variazioni climatiche importanti, ci ha portato a conoscere aspetti inconsueti, molto particolari e poco conosciuti della Grande Russia in compagnia di artisti: pittori, poeti, romanzieri classici e moderni.

Gli artisti.

Sono stati presentati aspetti artistici che negli anni della guerra fredda e della cortina di ferro erano sconosciuti all'occidente. Alla fine dell'800 e fino al 2012 è sorto un movimento di impressionisti russi, che nel paese ebbe grande risonanza e successo e negli ultimi anni è stato loro dedicato un importante Museo, le loro opere non sono mai uscite dal paese. Mentre scrittori e poeti classici del primo novecento come Achmatova, Čecov,  Mandel’štam, Cvetaeva e molti altri percorrevano l'Europa e conoscevano molto bene l'Italia ed amavano la nostra letteratura soprattutto Dante. I poeti russi non danno molta importanza alla pubblicazione delle loro opere perché preferiscono declamarle in pubblico tra amici ed estimatori. Le foto ci hanno portato nelle case Museo di artisti celebri come la casa a San Pietroburgo di Alessandr Blok, morto nel 1921, praticamente di fame negli anni di grande carestia. In questa casa tra i cimeli è conservato un ritratto del poeta Majakowskij (grande personaggio della rivoluzione che si è ucciso a 37 anni lasciando scritto che nessuno doveva essere incolpato della sua morte) ora praticamente dimenticato tanto che la sua casa di Mosca è sempre chiusa con qualche scusa. Cose che succedono a Mosca! Quando Blok è morto la poetessa Achmatova scrisse " Il sole nostro si è spento". La casa Museo della poetessa si trova alla Fontanka: L'Achmatova era una donna bellissima e molto ammirata in patria e all'estero è stata la signora della poesia e della letteratura, molto odiata dal potere , il marito morì fucilato ed il figlio fu imprigionato nelle carceri di Leningrado. Molte sono le poesie che ci ha lasciato e sulla sua casa scrisse:

"Bevo ad una casa distrutta

alla mia vita sciagurata

a solitudini vissute in due

e bevo anche a te

al morto gelo dei tuoi occhi

ad un mondo crudele e rosso

a un dio che non ci ha salvato"

MOSCA

A Mosca a Mosca" è l'esclamazione nel dramma di A.Čecov "Le tre sorelle" perché "tutto comincia e tutto finisce a Mosca. L'emblema conosciuto da tutti di Mosca è senz'altro la piazza Rossa, in un'immagine di notte tutta illuminata dove spicca la torre Spasskaja del Cremlino, 

P.zza Rossa  e torre Spasskaia
viene celebrato il Capodanno russo che si svolge il 13 gennaio, era anticamente la piazza del mercato e dove si svolgevano le esecuzioni capitali. Dietro al Mausoleo di Lenin, ora deserto, si trovano le statue degli statisti e degli eroi, tra questi la statua di  Juri Gagarin, il primo astronauta. Ed ora di Mosca la relatrice ci presenta alcuni scorci e notizie inediti come il Palazzo dell’ex Governatore della città, frequentato anche dal grande poeta Puskin e dalla sua bellissima moglie , che ai tempi sovietici è stato spostato indietro di 13 metri in 41 minuti (la precisione russa) per fare posto ad una larga via che consentisse il passaggio della sfilata del 1° Maggio
Mosca: il palazzo spostato
Anche il caffè Puskin non è mai esistito, ma è stato costruito solo negli anni ’80, mentre merita una visita il glorioso caffè Tchaikovsky. Nella città coesistono monumenti ed edifici costruiti ai tempi di Stalin come le Sette Sorelle, chiamate all'epoca "edifici alti" e non grattacieli per distinguerli da quelli americani, e sono attualmente sedi di ministeri, alberghi o Università, come l'edificio sulla Collina dei Passeri sede dell'Università di Mosca che conta 50000 studenti circa. Oggi le nuove costruzioni chiamate “giganti di vetro” costituiscono Moscow city. Nel parco Gorky, voluto da Stalin come posto della cultura e del riposo, ha sede ora il Museo di arte contemporanea “Garage”; le fabbriche dismesse sono state ristrutturate ed adibite a luoghi pubblici. Il Museo dell'impressionismo russo si trova in una di queste ex fabbriche. Il quartiere “Ottobre Rosso” che ospitava una fabbrica di cioccolato è stato trasformato nel 2015 con un utilizzo moderno con gallerie d'arte, scuole di design ecc. Dal 2000 in poi le città si sono modernizzate riutilizzando gli spazi per uso pubblico. In un libro di Paolo Nori dal titolo "La grande Russia portatile" si può scoprire una Russia moderna. La Duma è il Parlamento russo e il suo nome deriva dal verbo “dumat’” che significa pensare, per i russi, molto precisi nel significato delle parole, non è il luogo dove si discute ma dove si pensa! La piazza davanti alla Duma di Stato ricorda gli avvenimenti degli anni '90, quando Eltsin quando salì su un carro armato e nelle strade comparve la scritta "Non sparate sui vostri fratelli". La scritta è esposta al Museo di Storia della Russia contemporanea. In una via centrale di Mosca troviamo una lapide che ricorda il soggiorno di Gramsci. Nel Museo di Storia della Russia contemporanea l'accompagnatore dei visitatori è un robot, la guida del futuro.
Museo di Storia della Russia contemporanea
FERROVIA
Il treno e l’aereo sono i mezzi di trasporto più utilizzati, viste le grandi distanze del territorio. Il trasporto ferroviario è gestito dalla Rossiskie Jeleznié Doroghi. Il treno è stato protagonista di molti romanzi di grandi scrittori classici da Dostoevskij a Tolstoj: Anna Karenina incontra il conte Vronskij in una stazione ferroviaria e si suiciderà sotto un treno, lo stesso Tolstoj morirà in una stazioncina ferroviaria, nel Dottor Zivago di Pasternak il treno assume un ruolo importante- Con la transiberiana che parte da Mosca inizia il viaggio verso il lago Baikal.
Transiberiana a Novosibirs
kAlla partenza la provodnika, impiegata del ministero degli interni è la responsabile della carrozza su cui si viaggia e si occupa di mantenerla in ordine e di verificare i documenti dei passeggeri. Nel periodo bolscevico Lenin si servì della ferrovia per diffondere la propaganda del regime. La transiberiana è lunga 9220 km, il locomotore può trasportare fino a 60 vagoni. Dal finestrino il panorama è sempre uguale, monotono salvo piccole stazioni, molto ben curate, dove ci si ferma per un caffè e dove si ha modo di incontrare la gente del posto che vende i suoi prodotti. Gogol’ scriveva: " Rus’, Rus’ tutto in te è aperto, deserto, uniforme". Sul treno si conoscono le persone; negli anni '60 i giovani sovietici percorrevano le strade del loro paese proprio come gli americani di Keruac in "On the road" e si riunivano nei locali intorno alla vodka per festeggiare il loro mito, l'americano Ernest Hemingway, grande bevitore! La vodka in Russia occupa un posto centrale nella vita, esistono dei locali con centinaia di bottiglie di vodka messe in mostra negli scaffali illuminati: Gorbacev, non molto amato, ne limitò l'uso e per questo fu ulteriormente odiato. Kazan, altra città, che si trova lungo il percorso ospita un'Università famosissima dove studiò Lenin ed un bellissimo Cremlino. Gli abitanti della Russia risiedono per il 73% nelle grandi città, la campagna è pressoché deserta e l'immagine che noi abbiamo delle troike che trasportavano i nobili nell'inverno russo sono solo per i turisti. E si arriva in Siberia, terra mistica, terra di sciamani che con i loro abiti coperti di placche di metallo ed altri oggetti, scacciano gli spiriti maligni con i loro movimenti rumorosi. Nei boschi di betulle, i lunghi nastri colorati indicano le vie del cielo. Le donne sciamane sono tutte nere perché a loro è precluso il cielo.Nei boschi vivono le streghe (Baba Jaga) in piccole casette di legno. Nel 1941 in Siberia volarono le” streghe della notte”. Erano donne del Reggimento 558, creato da Marina Raskova che guidavano aerei con cui bombardarono i tedeschi invasori nel Caucaso. Erano aerei molto leggeri, che permettevano di volare a bassa quota, l'equipaggio era composto da due donne (pilota e sganciatore), compirono 23000 voli e 1100 notti di combattimento, trovando i tedeschi completamente impreparati. Stalin non era d'accordo alla creazione di un reggimento tutto femminile, ma la Raskova cocciuta disse " Una donna può tutto" e lo convinse. Gli Urali sono monti ricchissimi di tutto. Una città interessante è Ekaterinburg famosa per l'esecuzione, durante la rivoluzione, di tutta la famiglia dello zar Nicola II, avvenuta nel seminterrato del palazzo dove erano prigionieri ed i loro cadaveri furono bruciati e sepolti nei dintorni. Sul luogo ora sorge la Cattedrale sul Sangue versato tipico della Russia come espiazione. Davanti alla chiesa si trova il monumento al Komsomol, alla Gioventù comunista (le contraddizioni sovietiche) di bolscevica memoria.
Ekaterinburg (la parte moderna)
In Siberia c'erano i gulag, luoghi di detenzione dei dissidenti prima degli Zar poi di Stalin. Molti erano campi di transito dei detenuti per i lavori forzati della Siberia del Nord. Non ci sono testimonianze in questi luoghi. Altre città importanti sono Omsk, dove fu imprigionato Dostoewskij. A Novosibirskfu costruito un ponte sul fiume voluto dallo zar Alessandro III° che, per collaudarlo, fece salire sul treno tutte le maestranze con i loro famigliari!! Ora è una grande città con due aeroporti. Irkutsk antichissima città di commercio delle pelli pregiate, fondata dai Cosacchi e qui si trovano monumenti funerari che ricordano i Decabristi (nobili rivoluzionari che nel dicembre 1825 sfidarono lo zar per ottenere migliori condizioni di vita per i contadini e che furono condannati ai lavori forzati, anche Puskin era un simpatizzante decabrista, ma non fu toccato) con loro giunsero anche le loro mogli che vengono ricordate con una lapide per le idee di giustizia che proponevano. L'ultima città è
Ulan Ude fondata dai cosacchi, confina con la Mongolia; vicino si trova il Datsan di Ivolgin, iil centro buddista più importante di tutta la Russia. In inverno le temperature possono scendere a meno 45° e a meno 50° le scuole vengono chiuse. Qui si trova la testa di Lenin più grande di tutta la Russia. Solo la testa, si dice che il resto si sia perso durante il trasporto in elicottero Infine il lago Baikal (mare sacro) è il lago più antico del pianeta e la più grande riserva d'acqua, è alimentato da 336 fiumi con un solo emissario Angara e naturalmente esiste una leggenda: il gigante Baikal aveva molte figlie femmine, ma la preferita era Angara. Questa si innamorò di Enisej e scappò per raggiungere l'amato, il padre per fermarli scagliò con forza una roccia che ancora si può vedere in mezzo al lago.
Lago Baikal
Ma Angara non si intimorì e si congiunse con Enisej e ancora oggi i due fiumi Angara e Enisej continuano il loro viaggio uniti. Per comprendere la Russia dobbiamo fare riferimento ad un altro grande scrittore e poeta, F. Tjutčev, che dal 1837 al 1839 operò a Torino come incaricato speciale dello zar presso i Savoia, e alle sue parole "con la mente non si può capire la Russia, non la si può misurare col metro comune, in essa c'è un'essenza particolare, nella Russia si può soltanto credere".
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Il pubblico è intervenuto soprattutto con ricordi di viaggio, ma una piccola curiosità in conclusione può aiutarci a comprendere i russi così diversi da noi. Quando chiediamo ad un russo il suo nome la risposta non è "io mi chiamo" ma " gli altri mi chiamano" questo ci può spiegare la precisione russa. Se consultiamo l'orario ferroviario vi troviamo l'ora di arrivo alla stazione i minuti di fermata e l'ora della partenza sempre rispettati e anche l'ora di Mosca perché………tutto comincia e tutto finisce a Mosca!


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