Video della conferenza di Leonard Mazzone

Sperando di fare cosa gradita a tutti coloro che non hanno potuto presenziare di persona (modalità che riteniamo comunque restare quella da preferire perchè più consona con lo spirito delle nostre iniziative mirate a rafforzare i legami sociali e personali), ed anche a quelli che, pur avendo partecipato, abbiano piacere di riprendere i passaggi che di più li hanno interessati, pubblichiamo il video della eccellente conferenza tenuta da Leonard Mazzone (1984, Torino,  assegnista di ricerca in Filosofia sociale e politica all'Università MIlano-Bicocca) con titolo

Leggere il nostro presente tra

il principio disperazione e il principio speranza: 

le voci di Gunther Anders e di Ernest Bloch

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Conferenza Leonard Mazzone

Come preliminare informazione sui due filosofi oggetto della conferenza pubblichiamo questi sinteticissimi elementi di conoscenza:

Ø Gunther Anders

Pseudonimo del filosofo e scrittore tedesco Gunter Stern (Breslavia, 1902 - Vienna, 1992). Di famiglia ebrea, fu allievo di Husserl e si laureò nel 1923. Sposò H. Arendt nel 1929 e da cui divorziò nel 1936. Con l’avvento del nazismo (1933) emigrò a Parigi, poi negli Stati Uniti. Nel 1950 tornò in Europa stabilendosi a Vienna. Il suo pensiero, che egli definì “filosofia della discrepanza”(il termine “principio disperazione” è in effetti attribuibile al filosofo torinese Pier Paolo Portinaro che lo introduce nel suo saggio “Il principio disperazione, tre studi su Gunther Anders”), evidenzia l’inadeguatezza della condizione e dei sentimenti umani, nei confronti di ciò che la tecnica rende possibile, ossia il danneggiamento irreversibile dell’ambiente, la corsa agli armamenti e l’apocalisse nucleare. Questi temi sono sviluppati nella sua opera principale “Die Antiquiertheit des Menschen (1956, letteralmente “L’antiquatezza dell’uomo”, ma tradotto in italiano con “L’uomo è antiquato”). (Antiquatezza è stata la nostra “Parola del mese” di Febbraio 2022, nella quale si percorre sinteticamente questo testo di Anders)

Ø Ernst Bloch

(Ludwigshafen 1885 - Tubinga 1977). Filosofo tedesco di fede comunista, durante il nazismo dovette emigrare, prima in varie nazioni europee, poi negli Stati Uniti. Nel 1949, con la fondazione della Repubblica Democratica Tedesca, fu chiamato a insegnare filosofia all'Università di Lipsia, ma dopo i fatti di Ungheria, in disaccordo con il comunismo di impronta sovietica, si trasferì nella Repubblica Federale Tedesca dove ha insegnato a lungo filosofia nell'Università di Tubinga. Recuperando uno stretto collegamento con il pensiero umanistico del primo Marx ha posto al centro del suo pensiero il "principio della speranza" (sviluppato in particolare nel suo saggio “Das Prinzip Hoffnung” del 1954) come rifiuto di ogni semplice analisi delle condizioni storiche e come accentuazione della funzione liberatrice dell'utopia, del "non ancora" che egli collega alle potenzialità della natura e della materia intese come termini di un processo dialettico che, attraverso la storia, può dar luogo alla trasformazione del mondo in effettiva "patria dell'uomo”