Il 27 gennaio 1945
le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprivano i cancelli di Auschwitz
rivelando l’orrore dei campi di sterminio. Molti anni dopo la comunità
internazionale ha individuato in quella data il giorno in cui gli stati membri
delle Nazioni Unite avrebbero dovuto commemorare le vittime della barbarie nazista
e delle leggi razziali, con lo scopo non solo di sostenere la sfida della
ricostruzione storica di fatti apparentemente lontani, ma soprattutto di
sorreggere con l’esercizio della memoria la nostra coscienza democratica
talvolta troppo fragile.
Primo Levi ne “I
sommersi e i salvati” scrive —E’
avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da
dire—
In questo momento
storico in cui il negazionismo è ben lontano dall’essere estirpato, il razzismo
muta continuamente pelle e le ragioni della democrazia sembrano
rinegoziabili a vantaggio
dell’efficienza e della sicurezza nazionale, il ricordo degli orrori prodotti
da poteri illiberali, antidemocratici e totalitari è più che mai necessario affinché quelle strade non
siano più imboccate.
Per questo motivo
CircolarMente ritiene che sia importante mantenere viva l’attenzione sul
messaggio di Primo Levi come testimone dell’abiezione e della speranza, della
rapidità della caduta e della faticosa ricostruzione.
La rigorosa ricerca
storica sui Luoghi di Primo Levi,
promossa da CircolarMente e realizzata da Maria Antonietta Fonnesu e Davide
Bucci, fondata su documenti d’archivio e preziose testimonianze, mirava nel 2017, in occasione
del trentennale della morte, da una
parte a colmare un vuoto di conoscenza sul periodo tra il 46 e il 47 trascorso
da Primo Levi ad Avigliana, quando ha lavorato come chimico nello stabilimento
Duco Montecatini, e dall’altra a rinsaldare i legami dei cittadini con i luoghi
frequentati dallo scrittore: la mensa, l’infermeria, il laboratorio
delle vernici alchiliche e la foresteria dove nel tempo libero si cimentava nella
stesura necessaria e dolorosa di "Se questo è un uomo".
CircolarMente ha oggi il piacere di segnalare che quella ricerca, che è stata presentata nel 2017 ad Avigliana in un convegno e ha animato una passeggiata guidata e cadenzata dalla lettura di brani tratti dall’opera dell’autore, è stata acquisita dal Centro Internazionale Di Studi Primo Levi e ora in sintesi può essere letta attraverso il link Primo Levi ad Avigliana
Alla luce di questa
esperienza CircolarMente sottolinea l’importanza che il nostro abitare non sia
solo scandito da spazi più o meno ameni, più
o meno accoglienti o funzionali,
ma sia animato dal soffio della memoria e da quella visione prospettica che
solo la ricerca storica sa assicurare.
La Presidente
Massima Bercetti
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