lunedì 25 gennaio 2021

Giornata della memoria - 27 Gennaio 2021

 

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprivano i cancelli di Auschwitz rivelando l’orrore dei campi di sterminio. Molti anni dopo la comunità internazionale ha individuato in quella data il giorno in cui gli stati membri delle Nazioni Unite avrebbero dovuto commemorare le vittime della barbarie nazista e delle leggi razziali, con lo scopo non solo di sostenere la sfida della ricostruzione storica di fatti apparentemente lontani, ma soprattutto di sorreggere con l’esercizio della memoria la nostra coscienza democratica talvolta troppo fragile.

Primo Levi ne “I sommersi e i salvati” scrive —E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire—

In questo momento storico in cui il negazionismo è ben lontano dall’essere estirpato, il razzismo muta continuamente pelle e le ragioni della democrazia sembrano rinegoziabili  a vantaggio dell’efficienza e della sicurezza nazionale, il ricordo degli orrori prodotti da poteri  illiberali,  antidemocratici e totalitari è più  che mai necessario affinché quelle strade non siano  più imboccate.

Per questo motivo CircolarMente ritiene che sia importante mantenere viva l’attenzione sul messaggio di Primo Levi come testimone dell’abiezione e della speranza, della rapidità della caduta e della faticosa ricostruzione.

La rigorosa ricerca storica sui Luoghi di Primo Levi, promossa da CircolarMente e realizzata da Maria Antonietta Fonnesu e Davide Bucci, fondata su documenti d’archivio e  preziose  testimonianze, mirava nel 2017, in occasione del trentennale della morte,  da una parte a colmare un vuoto di conoscenza sul periodo tra il 46 e il 47 trascorso da Primo Levi ad Avigliana, quando ha lavorato come chimico nello stabilimento Duco Montecatini, e dall’altra a rinsaldare i legami dei cittadini  con i luoghi  frequentati dallo scrittore: la mensa, l’infermeria, il laboratorio delle vernici alchiliche e la foresteria dove  nel tempo libero si cimentava  nella  stesura necessaria e dolorosa di "Se questo è un uomo".

CircolarMente ha oggi il piacere di segnalare che quella ricerca, che è stata presentata nel 2017 ad Avigliana in un convegno e ha animato una passeggiata guidata e cadenzata dalla lettura di brani tratti dall’opera dell’autore, è stata acquisita dal Centro Internazionale Di Studi Primo Levi e ora in sintesi può essere letta attraverso il link  Primo Levi ad Avigliana

Alla luce di questa esperienza CircolarMente sottolinea l’importanza che il nostro abitare non sia solo scandito da spazi più o meno ameni, più  o meno accoglienti o funzionali,  ma sia animato dal soffio della memoria e da quella visione prospettica che solo la ricerca storica sa assicurare.

La Presidente

Massima Bercetti

Nessun commento:

Posta un commento