……la carneficina di Parigi è il nostro 11
Settembre ed i terroristi che l’hanno eseguita l’incarnazione del fascismo
islamico, una deriva che sin dagli inizi fa parte dell’Islam……
Con queste parole si apre
una breve intervista della rivista L’Espresso ad Hamed Abdel-Samad, politologo
e storico tedesco nato al Cairo, figlio di un iman sunnita, sostenitore di tesi
estreme e controverse sul fondamentalismo islamico che gli hanno valso una
fatwa negativa dell’Università Al-Azhar del Cairo e la condanna a morte da
parte di un gruppo estremistico egiziano. Seguono alcune parti di questa
intervista che contiene affermazioni di forte impatto, maturate da un punto di
vista “interno” all’Islam, da valutare con giusta cautela ma comunque utili per
considerare l’estremismo islamico da una diversa angolazione
…..l’Islam moderato non esiste. Dai tempi di
Maometto l’islamista aspira alla teocrazia, lo Stato con Dio sovrano…..….sono due le conquiste dell’Occidente (nel
mirino degli attentatori) la critica ad
ogni dogmatismo e i diritti dell’uomo. Non hanno agito a caso ma eseguendo un
preciso comandamento religioso: chi offende il Profeta deve essere punito….non
c’è una vera differenza tra Islam ed islamismo….è la religione che sin dall’inizio
spinge all’intolleranza…..
Lei insiste con il termine
fascista
…noi mussulmani per primi
siamo chiamati a cogliere la continuità tra Islam, islamismo e fascismo…una malattia
originaria dell’Islam
Quale malattia?
Quel che attira i giovani
mussulmani è la sacralizzazione della violenza, solo se sei pronto a credere
che tagliando la testa agli infedeli stai obbedendo ad un ordine divino puoi
giubilare urlando Allahu Akbar (Allah è grande)
Nel suo libro ricostruisce
i paralleli tra fascismi degli anni Venti e i primi movimenti islamisti
La Prima Guerra Mondiale
portò al crollo degli Imperi Austro-ungarico ed Ottomano cui seguì in Europa la
nascita dei fascismi e, nell’ex Impero Ottomano, quella dei fondamentalismi…….entrambi
hanno fatto leva su una matrice emotiva, hanno adescato le masse insistendo sul
sentimento di essere state trattate male dalla Storia
Su cosa si basa la sua tesi
per cui fin dalle origini nell’Islam vi sono elementi fascistoidi?
…sugli elementi che secondo
Umberto Eco caratterizzano l’Ur-fascismo o fascismo eterno….Molti di questi,
dal culto del Profeta all’idea che la Verità sia una ed assoluta, dalla
glorificazione della violenza alla visione manichea del mondo, li ritroviamo
agli albori dell’Islam. Comune è anche la percezione della lotta, fascisti ed
islamisti non lottano per vivere, ma vivono per lottare….li accomuna l’estetica
della morte
Ma ha senso confrontare la
cultura islamica (del 600 d.c. circa) con un’ideologia (europea) del Novecento?
Capisco i dubbi…..ma l’idea
del Jihad (Guerra santa) è del Profeta….è stato Maometto a guidare guerre di
conquiste proclamando la missione dell’Islam
Per lo scrittore
franco-tunisino Abdelwahab Meddeb il Profeta è un Napoleone arabo
Bella immagino, peccato che
dopo i trionfi delle origini il mondo islamico si sia chiuso per secoli nel “veleno
del risentimento” per dirla alla Nietzsche
La terapia d’urto di
Nietzsche era l’affermazione “Dio è morto”. Può servire?
A Nietzsche aggiungerei la
cura kantiana del “saper aude”, del coraggio di servirsi della ragione per
curare la piaga dell’Islamismo….se sei mussulmano serve a poco distanziarsi dai
terroristi se poi non critichi il nucleo dell’islamismo che è il Corano letto
non come un testo ma come verità assoluta, con le norme della Sharia valide per
tutti gli uomini, tempi e Paesi
Per lo storico Dan Diner
alla cultura islamica è mancato un Dante Alighieri, un poeta che scriva una “Commedia”
in volgare
Ha ragione….ho sempre
creduto che per noi Arabi sia un vanto leggere in originale testi di quindici
secoli fa. Ma la lingua congelata è il nostro vero ritardo. E chi controlla il
Corano controlla, con la lingua, la mente della gente
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