Ur-Fascismo o il Fascismo eterno
(UR
= prefisso di origine tedesca significa antichissimo, originario)
Parte del discorso pronunciato da Umberto Eco il 24 aprile 1995,
alla Columbia University di New York, nell' ambito delle celebrazioni per la
Liberazione dell' Europa dal nazifascismo
Uno. La prima caratteristica di un Ur-Fascismo è il culto della
tradizione. Il tradizionalismo è più vecchio del Fascismo. Non fu solo tipico
del pensiero controrivoluzionario cattolico dopo la Rivoluzione francese, ma
nacque nella tarda età ellenistica, come una reazione al razionalismo greco
classico. Nel bacino del Mediterraneo, i popoli di religioni diverse (tutte accettate
con indulgenza dal Pantheon romano) cominciarono a sognare una rivelazione
ricevuta all' alba della storia umana. Questa rivelazione era rimasta a lungo
nascosta sotto il velo di lingue ormai dimenticate. Era affidata ai geroglifici
egiziani, alle rune dei celti, ai testi sacri, ancora sconosciuti, delle
religioni asiatiche. Questa nuova cultura doveva essere sincretistica.
Sincretismo non è solo, come indicano i dizionari, la combinazione di forme
diverse di credenze o pratiche. Una simile combinazione deve tollerare le
contraddizioni. Tutti i messaggi originali contengono un germe di saggezza e
quando sembrano dire cose diverse o incompatibili è solo perché tutti alludono,
allegoricamente, a qualche verità primitiva. Come conseguenza, non ci può essere
avanzamento del sapere. La verità è stata già annunciata una volta per tutte e
noi possiamo solo continuare a interpretare il suo oscuro messaggio. E'
sufficiente guardare il sillabo di ogni movimento fascista per trovare i
principali pensatori tradizionalisti. La gnosi nazista si nutriva di elementi
tradizionalisti, sincretistici, occulti. La più importante fonte teoretica
della nuova destra italiana, Julius Evola, mescolava il Graal con i Protocolli
dei Savi di Sion, l'alchimia con il Sacro Romano Impero. Il fatto stesso che
per mostrare la sua apertura mentale una parte della destra italiana abbia
recentemente ampliato il suo sillabo mettendo insieme De Maistre, Guenon e
Gramsci, è una prova lampante di sincretismo. Se curiosate tra gli scaffali che
nelle librerie americane portano l'indicazione "New Age", troverete
persino Sant' Agostino, il quale, per quanto ne sappia, non era fascista. Ma il
fatto stesso di mettere insieme Sant' Agostino e Stonehenge, questo è un
sintomo di Ur-Fascismo.
Due. = Il tradizionalismo implica il rifiuto del Modernismo. Sia i
Fascisti sia i Nazisti adoravano la tecnologia, mentre i pensatori
tradizionalisti di solito rifiutano la tecnologia come negazione dei valori
spirituali tradizionali. Tuttavia, sebbene il Nazismo fosse fiero dei suoi
successi industriali, la sua lode della modernità era solo l'aspetto
superficiale di una ideologia basata sul Sangue e la Terra (Blut und Boden). Il
rifiuto del mondo moderno era camuffato come condanna del modo di vita
capitalistico, ma riguardava principalmente il rigetto dello Spirito del 1789
(o del 1776, ovviamente). L' Illuminismo, l'Età della Ragione, vengono visti
come l'inizio della depravazione moderna. In questo senso, l'Ur-Fascismo può
venire definito come irrazionalismo.
Tre. = L' irrazionalismo dipende anche dal culto dell'azione per
l'azione. L' azione è bella di per sé, e dunque deve essere attuata prima di, e
senza una qualunque riflessione. Pensare è una forma di evirazione. Perciò, la
cultura è sospetta, nella misura in cui viene identificata con atteggiamenti
critici. Dalla dichiarazione attribuita a Goebbels ("quando sento parlare
di cultura, estraggo la mia pistola") all' uso frequente di espressioni
quali porci intellettuali, teste d' uovo, snob radicali, le università sono un
covo di comunisti, il sospetto verso il mondo intellettuale è sempre stato un
sintomo di Ur-Fascismo. Gli intellettuali fascisti ufficiali erano
principalmente impegnati nell' accusare l'intellighenzia liberale di aver
abbandonato i valori tradizionali.
Quattro = Nessuna forma di sincretismo può accettare la critica. Lo
spirito critico opera distinzioni e distinguere è un segno di modernità. Nella
cultura moderna, la comunità scientifica intende il disaccordo come strumento
di avanzamento delle conoscenze. Per l'Ur-Fascismo il disaccordo è tradimento.
Cinque = Il disaccordo è inoltre un segno di diversità. L' Ur-Fascismo
cresce e cerca il consenso sfruttando ed esacerbando la naturale paura della
differenza. Il primo appello di un movimento fascista o prematuramente fascista
è contro gli intrusi. L' Ur-Fascismo è dunque razzista per definizione
Sei = L' Ur-Fascismo scaturisce dalla frustrazione individuale o
sociale. Il che spiega perché una delle caratteristiche tipiche dei fascismi
storici è stato l'appello alle classi medie frustrate, a disagio per qualche
crisi economica o umiliazione politica, spaventate dalla pressione dei gruppi
sociali subalterni. Nel nostro tempo in cui i vecchi "proletari"
stanno diventando piccola borghesia (e i Lumpen si autoescludono dalla scena
politica), il Fascismo troverà in questa nuova maggioranza il suo uditorio.
Sette = A coloro che sono privi di una qualunque identità sociale, l'
r-Fascismo dice che il loro unico privilegio è il più comune di tutti, quello
di essere nati nello stesso paese. E' questa l'origine del nazionalismo.
Inoltre, gli unici che possono fornire una identità alla nazione sono i nemici.
Così, alla radice della psicologia Ur-Fascista vi è l'ossessione del complotto,
possibilmente internazionale. I seguaci debbono sentirsi assediati. Il modo più
facile per far emergere un complotto è quello di fare appello alla xenofobia.
Ma il complotto deve venire anche dall'interno: gli ebrei sono di solito
l'obiettivo migliore in quanto presentano il vantaggio di essere al tempo
stesso dentro e fuori. (...)
Otto = I seguaci debbono sentirsi umiliati dalla ricchezza ostentata e
dalla forza dei nemici. Quando ero bambino mi insegnavano che gli inglesi erano
' il popolo dei cinque pasti' mangiavano più spesso del povero ma sobrio
italiano. Gli ebrei sono ricchi e si aiutano l'un l'altro grazie a una rete
segreta di mutua assistenza. I seguaci debbono tuttavia essere convinti di
poter sconfiggere i nemici. Così, grazie a un continuo spostamento di registro
retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli. I
fascismi sono condannati a perdere le loro guerre, perché sono
costituzionalmente incapaci di valutare obiettivamente la forza del nemico.
Nove = Per l'Ur-Fascismo non c' è lotta per la vita, ma piuttosto vita
per la lotta. Il pacifismo è allora collusione col nemico; il pacifismo è
cattivo perché la vita è una guerra permanente. Questo tuttavia porta con sé un
complesso di Armageddon: dal momento che i nemici possono essere sconfitti, ci dovrà
essere una battaglia finale, a seguito della quale il movimento avrà il
controllo del mondo. Una simile soluzione finale implica una successiva era di
pace, un'Età dell'oro che contraddice il principio della guerra permanente.
Nessun leader fascista è mai riuscito a risolvere questa contraddizione.
Dieci = L' elitismo è un aspetto tipico di ogni ideologia reazionaria,
in quanto fondamentalmente aristocratico. Nel corso della storia, tutti gli
elitismi aristocratici e militaristici hanno implicato il disprezzo per i
deboli. L' Ur-Fascismo non può fare a meno di predicare un eliti-smo popolare.
Ogni cittadino appartiene al popolo migliore del mondo, i membri del partito
sono i cittadini migliori, ogni cittadino può (o dovrebbe) diventare un membro
del partito. Ma non possono esserci patrizi senza plebei. Il leader, che sa
bene come il suo potere non sia stato ottenuto per delega, ma conquistato con
la forza, sa anche che la sua forza si basa sulla debolezza delle masse, così
deboli da aver bisogno e da meritare un Dominatore. Dal momento che il gruppo è
organizzato gerarchicamente (secondo un modello militare), ogni leader
subordinato disprezza i suoi subalterni, e ognuno di loro disprezza i suoi
sottoposti. Tutto ciò rinforza il senso di un elitismo di massa.
Undici. = In questa prospettiva, ciascuno è educato per diventare un
Eroe. In ogni mitologia l'Eroe è un essere eccezionale, ma nell' ideologia
Ur-Fascista l'eroismo è la norma. Questo culto dell'eroismo è strettamente
legato al culto della morte: non a caso il motto dei falangisti era viva la
muerte (...). L' eroe Ur-Fascista è impaziente di morire. Nella sua impazienza,
va detto in nota, gli riesce più di frequente far morire gli altri.
Dodici. = Dal momento che sia la guerra permanente sia l'eroismo sono
giochi difficili da giocare, l'Ur-Fascista trasferisce la sua volontà di
potenza su questioni sessuali. E' questa l'origine del machismo (che implica
disdegno per le donne e una condanna intollerante per abitudini sessuali non
conformiste, dalla castità all' omosessualità). Dal momento che anche il sesso
è un gioco difficile da giocare, l'eroe Ur-Fascista gioca con le armi, che sono
il suo Ersaltz fallico: i suoi giochi di guerra sono dovuti a una Invidia Penis
permanente.
Tredici. = L' Ur-Fascismo si basa
su di un populismo qualitativo. In una democrazia i cittadini godono di diritti
individuali, ma l'insieme dei cittadini è dotato di un impatto politico solo
dal punto di vista quantitativo (si seguono le decisioni della maggioranza).
Per l'Ur-Fascismo gli individui in quanto individui non hanno diritti, e il
Popolo è concepito come una qualità, un'entità monolitica che esprime la
Volontà Comune. Dal momento che nessuna quantità di esseri umani può possedere
una volontà comune, il leader pretende di essere il loro interprete. Avendo
perduto il loro potere di delega, i cittadini non agiscono, sono solo chiamati,
pars pro toto, a giocare il ruolo del Popolo. Il Popolo è così solo una
finzione teatrale. Per aver un buon esempio di populismo qualitativo, non
abbiamo più bisogno di Piazza Venezia o dello Stadio di Norimberga. Nel nostro
futuro si profila un populismo qualitativo Tv o Internet, in cui la risposta
emotiva di un gruppo selezionato di cittadini può venire presentato e accettato
come la Voce del Popolo. A ragione del suo populismo qualitativo, lUr-Fascismo
deve opporsi ai ' putridi' governi parlamentari. Una delle prime frasi
pronunciate da Mussolini nel Parlamento italiano fu: "Avrei potuto
trasformare quest' aula sorda e grigia in un bivacco per i miei manipoli".
Di fatto, trovò immediatamente un alloggio migliore per i suoi manipoli, ma
poco dopo liquidò il Parlamento. Ogni qualvolta un politico getta dubbi sulla
legittimità del Parlamento perché non rappresenta più la Voce del Popolo,
possiamo sentir l'odore di Ur-Fascismo.
Quattordici. = L' Ur-Fascismo parla la Neolingua. La Neolingua venne
inventata da Orwell in 1984, come la lingua ufficiale dell'Ingsoc, il
Socialismo inglese, ma elementi di Ur-Fascismo sono comuni a forme diverse di
dittatura. Tutti i testi scolastici nazisti o fascisti si basavano su di un
lessico povero e su una sintassi elementare, al fine di limitare gli strumenti
per il ragionamento complesso e critico. Ma dobbiamo essere pronti a
identificare altre forme di Nuovalingua, anche quando prendono la forma
innocente di un popolare talk-show.
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