Traccia della relazione tenuta
dal prof. Gianni Colombo nel seminario
"Tecnologia: meraviglia e
smarrimento.
Consapevoli o passivi? "
Parte 3
Pubblichiamo le
diapositive utilizzate dal prof. Gianni Colombo nel secondo incontro del suo
seminario “Tecnologia. Meraviglia e smarrimento. Consapevoli
o passivi? – parte 3” avvenuto
Venerdì 23 Novembre scorso. Contiamo
possano essere utili sia a chi non ha potuto essere presente sia ai
partecipanti visto che, purtroppo, il seminario si è tenuto in un contesto non
ottimale per la buona visione del materiale proiettato. Ricordiamo che in un
precedente post sono state pubblicate le diapositive relative alle Parti 1 e 2 della relazione, dedicate rispettivamente ad evidenziare
la crescente influenza della tecnologia e a proporre, sulla base della
consapevolezza dell’intreccio fra “osservatore e fenomeno osservato”, alcuni
criteri per meglio definire il nostro rapporto con il suo (inarrestabile?) sviluppo. In questa Parte 3
si è entrati nel merito di questo rapporto, per meglio coglierlo nelle sue
diverse articolazioni e per delineare conseguenti azioni di governo dei
processi in corso. Come per il precedente materiale delle Parti 1 – 2 le brevi
frasi di collegamento fra le diapositive sono opera di chi pubblica questo post
e hanno unicamente lo scopo di offrire una personale chiave di lettura essendo
impossibile nello spazio disponibile sintetizzare l’articolata presentazione
del relatore
…………..Il nostro rapporto, individuale e collettivo, con
la tecnologia, con le opportunità che offre ed i rischi che inevitabilmente ne
conseguono, si concretizza in una nostra duplice veste: quella di
“utilizzatori” e quella di “produttori”. La migliore lente di osservazione del
nostro ruolo di “utilizzatori” di tecnologia è sicuramente rappresentata dalla
Rete, dai Social, la cui impressionante affermazione e crescita meglio si
comprende riflettendo sulle “domande”, legate agli attuali “stili di vita”, che
hanno saputo intercettare………………
…….la matematica offre un modello di combinazione di
singole unità che entrano in relazione tra di loro, “i grafi”, utile a
fotografare la struttura, molto ampia e fortemente intrecciata, delle relazioni
che si sviluppano nella rete dei social……..
………………ma sorge immediata una evidenza critica: i
social sono solo apparentemente “gratuiti”, lo straordinario coinvolgimento,
sia quantitativo che qualitativo (nella Rete ormai abbiamo trasferito tantissimi
aspetti che riguardano le nostre intere vite), è alla base di un vantaggio
economico elevatissimo che i “gestori” (Google, Facebook, etc.) ottengono
proprio filtrando, analizzando, utilizzando le nostre preferenza, i nostri
interessi…………
………….la consapevolezza di questo stato di cose
dovrebbe indurre a sfruttare in modi alternativi e con ben altre finalità le
potenzialità di comunicazione e relazione che la Rete offre………….
……..all’inganno della “gratuità” della Rete si aggiunge una seconda ricaduta negativa: la
“comodità” di operare in Rete per
svolgere “noi a casa” molte attività tradizionalmente svolte da operatori
comporta la conseguente loro inutilità ed il superamento della cosiddetta
“intermediazione”, con evidente riduzione di posti di lavoro, e relativi costi, e notevolissimi ritorni economici………..
……….un processo ormai pressochè irreversibile per molti
aspetti ma che, così come per la rete dei grafi, si presterebbe ad una
potenziale diversità di utilizzo………….
…….resa sempre più necessaria proprio dagli ulteriori
sviluppi che i “padroni” della Rete stanno attuando………………
………rendendo possibile, se questi processi continueranno
a non essere controllati e governati, una autentica rivoluzione dell’intero
ciclo economico
……………altrettanta attenzione merita il nostro rapporto
con la tecnologia in quanto suoi “produttori”…………….
………….immediatamente al centro dell’attenzione si pone il
parallelo impressionante sviluppo dell’automazione, reso possibile proprio
dalla tecnologia, che dopo aver interessato lavori manuali e ripetitivi sempre
più si estende anche a quelli non ripetitivi e concettuali. Anche qui con luci
ed ombre……….
…………..il progressivo ingresso della tecnica, delle
macchine, della automazione, nei processi produttivi ed economici è stato da sempre accompagnato da opinioni
discordanti e da opposizioni anche violente………..
……..come dimostrano le trasformazioni indotte dalle tre
grandi rivoluzioni tecnologiche avvenute a partire dalla prima rivoluzione
industriale…………..
………..per
venire ai nostri giorni caratterizzati di sviluppi potenzialmente ancora più
impattanti………………
………………la combinazione di automazione e
disintermediazione amplia infatti il ventaglio delle ricadute………………..
……………perché è in grado di investire una varietà molto
ampia di abilità lavorative……………….
…………..alcuni studi evidenziano la portata dei
cambiamenti già in atto e di quelli potenzialmente attuabili a breve…………..
…………….al punto che è ipotizzabile, a breve, la sostituzione
del lavoro affidato all’uomo con quello svolto da macchine per circa la metà
dei mestieri……………
………….una prospettiva che ha quindi dimensioni ed impatto
così importanti da non poter essere lasciata a sé stessa, occorre che la
politica si faccia carico di governarla innanzitutto decidendo quali finalità
di fondo siano da perseguire per una società equilibrata e sostenibile……………..
……………gli
scenari, fin qui analizzati nelle loro luci ed ombre, legati al nostro essere al
contempo “utilizzatori” e “produttori” , sono sempre più resi possibili da una terza
frontiera dello sviluppo, quella che per varie ragioni, comprese quelle “filosofiche”,
di più fa sorgere “meraviglia e smarrimento”, parliamo dell’Intelligenza
Artificiale………………
……………ciò che sembrava possibile solo nella fantasia
visionaria di scrittori di fantascienza si sta a grandi passi rivelando sempre
più potenzialmente realizzabile………
……… è un percorso a crescere all’apparenza inarrestabile
ma che deve, proprio per raggiungere in modo efficace l’obiettivo massimo, fare
i conti con alcuni dilemmi di fondo da affrontare…….
………………che si snodano attorno a due diversi approcci:
filogenetico ed ontogenetico …………….
……………sicuramente l’approccio ontogenetico è quello più
ambizioso e quindi complesso, la struttura ed i meccanismi di funzionamento del
cervello, sempre più studiati e chiariti dalle neuroscienze, sono quanto mai
articolati…………..
……………l’obiettivo, in parte già realizzato, è quello di realizzare
una Intelligenza Artificiale basata su reti neurali replicanti quelle del
cervello umano, fino a dotarsi di facoltà mentali fin qui ritenute solo “umane”…………
………per farlo è
indispensabile il superamento di alcuni snodi cruciali ………….
…………….problemi e difficoltà che è presumibile, vista l’entità
degli investimenti e delle attenzioni in gioco, possano trovare soluzioni
“tecniche” adeguate lasciando però aperte le domande di fondo, legate al
rapporto cervello-mente ed al “mistero” della coscienza, tuttora senza risposte
certe neppure per l’uomo stesso, e da Cartesio in qua al centro del dibattito
filosofico…………….
………fino ai nostri giorni, in una discussione che, coinvolgendo
discipline e competenza diverse, si articola attorno alla possibilità che una
macchina, al di là della potenza di calcolo e di gestione dati, possa
sviluppare una capacità comportamentale e decisionale paragonabile a quella dell’uomo.
Il filosofo americano John Searle è fra quelli che di più si sono confrontati
con la questione……
………a giudizio di molti restano molti e in buona parte
insormontabili gli ostacoli per una reale possibilità dell’l’Intelligenza
Artificiale di replicare in toto i processi mentali umani…….
……………e anche se mai, ipotesi estrema, si constatasse che
tale traguardo è realmente alla portata dello sviluppo tecnologico non dovremmo
fermarci per interrogarci sul senso di tutto ciò? ............…
…………..e comunque partiti da scenari che fino a pochi
decenni fa apparivano fantascientifici ancora una volta troviamo nella
fantascienza spunti utili a farci
intuire i pericoli e le assurdità di una crescita incontrollata
dell’Intelligenza artificiale………….
……………….il tempo è stato tiranno anche per la seconda
parte del seminario! Non è stato possibile affrontare in modo adeguato l’ultima
parte del piano della relazione, quella dedicata ad alcuni possibili interventi
e percorsi in grado di declinare “concretamente” un diverso rapporto con la
tecnologia. Uno sforzo ineludibile se vogliamo davvero uscire dalla condizione
di “passivi” per realizzare il più possibile quella di “consapevoli”, passaggio
indispensabile per un “governo” degli scenari tecnologici. Pubblichiamo
comunque in questo post le diapositive non condivise, se non come semplice
preannuncio, con il relatore. Lo facciamo senza “guida” con lo solo scopo di
far comprendere che sarebbe davvero il caso di recuperarle organizzando, quando
possibile, un terzo appuntamento. Ci sia consentito un solo richiamo
particolare a quelle dedicate ai processi virtuosi che si potrebbero/dovrebbero
attivare nelle realtà locali “minori”, in effetti il terreno, il luogo, a cui
CircolarMente è fisiologicamente votata. Al prof. Colombo, ormai “amico” della
nostra Associazione (al punto da opporsi all’uso del “prof”) vanno, anche in questa
sede, i nostri ringraziamenti per una relazione non solo “di grande valore” ma
presentata con una partecipazione davvero coinvolgente………alla prossima!
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