domenica 2 dicembre 2018

- Traccia della relazione tenuta dal prof. Gianni Colombo nel seminario "Tecnologia: meraviglia e smarrimento. Consapevoli o passivi?" - Parte 3


Traccia della relazione tenuta
dal prof. Gianni Colombo nel seminario
"Tecnologia: meraviglia e smarrimento.
Consapevoli o passivi? "
Parte 3

Pubblichiamo le diapositive utilizzate dal prof. Gianni Colombo nel secondo incontro del suo seminario “Tecnologia. Meraviglia e smarrimento. Consapevoli o passivi? parte 3”  avvenuto Venerdì 23 Novembre scorso. Contiamo possano essere utili sia a chi non ha potuto essere presente sia ai partecipanti visto che, purtroppo, il seminario si è tenuto in un contesto non ottimale per la buona visione del materiale proiettato. Ricordiamo che in un precedente post sono state pubblicate le diapositive relative alle Parti 1 e 2 della relazione, dedicate rispettivamente ad evidenziare la crescente influenza della tecnologia e a proporre, sulla base della consapevolezza dell’intreccio fra “osservatore e fenomeno osservato”, alcuni criteri per meglio definire il nostro rapporto con il suo  (inarrestabile?) sviluppo.  In questa Parte 3 si è entrati nel merito di questo rapporto, per meglio coglierlo nelle sue diverse articolazioni e per delineare conseguenti azioni di governo dei processi in corso. Come per il precedente materiale delle Parti 1 – 2 le brevi frasi di collegamento fra le diapositive sono opera di chi pubblica questo post e hanno unicamente lo scopo di offrire una personale chiave di lettura essendo impossibile nello spazio disponibile sintetizzare l’articolata presentazione del relatore

…………..Il nostro rapporto, individuale e collettivo, con la tecnologia, con le opportunità che offre ed i rischi che inevitabilmente ne conseguono, si concretizza in una nostra duplice veste: quella di “utilizzatori” e quella di “produttori”. La migliore lente di osservazione del nostro ruolo di “utilizzatori” di tecnologia è sicuramente rappresentata dalla Rete, dai Social, la cui impressionante affermazione e crescita meglio si comprende riflettendo sulle “domande”, legate agli attuali “stili di vita”, che hanno saputo intercettare………………

…….la matematica offre un modello di combinazione di singole unità che entrano in relazione tra di loro, “i grafi”, utile a fotografare la struttura, molto ampia e fortemente intrecciata, delle relazioni che si sviluppano nella rete dei social……..

………………ma sorge immediata una evidenza critica: i social sono solo apparentemente “gratuiti”, lo straordinario coinvolgimento, sia quantitativo che qualitativo (nella Rete ormai abbiamo trasferito tantissimi aspetti che riguardano le nostre intere vite), è alla base di un vantaggio economico elevatissimo che i “gestori” (Google, Facebook, etc.) ottengono proprio filtrando, analizzando, utilizzando le nostre preferenza, i nostri interessi…………

………….la consapevolezza di questo stato di cose dovrebbe indurre a sfruttare in modi alternativi e con ben altre finalità le potenzialità di comunicazione e relazione che la Rete offre………….

……..all’inganno della “gratuità” della Rete  si aggiunge una seconda ricaduta negativa: la “comodità”  di operare in Rete per svolgere “noi a casa” molte attività tradizionalmente svolte da operatori comporta la conseguente loro inutilità ed il superamento della cosiddetta “intermediazione”, con evidente riduzione di posti di lavoro, e relativi  costi, e notevolissimi ritorni economici………..

……….un processo ormai pressochè irreversibile per molti aspetti ma che, così come per la rete dei grafi, si presterebbe ad una potenziale diversità di utilizzo………….

…….resa sempre più necessaria proprio dagli ulteriori sviluppi che i “padroni” della Rete stanno attuando………………

………rendendo possibile, se questi processi continueranno a non essere controllati e governati, una autentica rivoluzione dell’intero ciclo economico 
……………altrettanta attenzione merita il nostro rapporto con la tecnologia in quanto suoi “produttori”…………….
………….immediatamente al centro dell’attenzione si pone il parallelo impressionante sviluppo dell’automazione, reso possibile proprio dalla tecnologia, che dopo aver interessato lavori manuali e ripetitivi sempre più si estende anche a quelli non ripetitivi e concettuali. Anche qui con luci ed ombre……….
…………..il progressivo ingresso della tecnica, delle macchine, della automazione, nei processi produttivi ed economici  è stato da sempre accompagnato da opinioni discordanti e da opposizioni anche violente………..

……..come dimostrano le trasformazioni indotte dalle tre grandi rivoluzioni tecnologiche avvenute a partire dalla prima rivoluzione industriale…………..

………..per venire ai nostri giorni caratterizzati di sviluppi potenzialmente ancora più impattanti………………

………………la combinazione di automazione e disintermediazione amplia infatti il ventaglio delle ricadute………………..

……………perché è in grado di investire una varietà molto ampia di abilità lavorative……………….

…………..alcuni studi evidenziano la portata dei cambiamenti già in atto e di quelli potenzialmente attuabili a breve…………..

…………….al punto che è ipotizzabile, a breve, la sostituzione del lavoro affidato all’uomo con quello svolto da macchine per circa la metà dei mestieri……………

………….una prospettiva che ha quindi dimensioni ed impatto così importanti da non poter essere lasciata a sé stessa, occorre che la politica si faccia carico di governarla innanzitutto decidendo quali finalità di fondo siano da perseguire per una società equilibrata e sostenibile……………..
……………gli scenari, fin qui analizzati nelle loro luci ed ombre, legati al nostro essere al contempo “utilizzatori” e “produttori” , sono sempre più resi possibili da una terza frontiera dello sviluppo, quella che per varie ragioni, comprese quelle “filosofiche”, di più fa sorgere “meraviglia e smarrimento”, parliamo dell’Intelligenza Artificiale………………

……………ciò che sembrava possibile solo nella fantasia visionaria di scrittori di fantascienza si sta a grandi passi rivelando sempre più potenzialmente realizzabile………

……… è un percorso a crescere all’apparenza inarrestabile ma che deve, proprio per raggiungere in modo efficace l’obiettivo massimo, fare i conti con alcuni dilemmi di fondo da affrontare…….

………………che si snodano attorno a due diversi approcci: filogenetico ed ontogenetico …………….

……………sicuramente l’approccio ontogenetico è quello più ambizioso e quindi complesso, la struttura ed i meccanismi di funzionamento del cervello, sempre più studiati e chiariti dalle neuroscienze, sono quanto mai articolati…………..

……………l’obiettivo, in parte già realizzato, è quello di realizzare una Intelligenza Artificiale basata su reti neurali replicanti quelle del cervello umano, fino a dotarsi di facoltà mentali fin qui ritenute solo “umane”…………

………per farlo è indispensabile il superamento di alcuni snodi cruciali ………….

…………….problemi e difficoltà che è presumibile, vista l’entità degli investimenti e delle attenzioni in gioco, possano trovare soluzioni “tecniche” adeguate lasciando però aperte le domande di fondo, legate al rapporto cervello-mente ed al “mistero” della coscienza, tuttora senza risposte certe neppure per l’uomo stesso, e da Cartesio in qua al centro del dibattito filosofico…………….

………fino ai nostri giorni, in una discussione che, coinvolgendo discipline e competenza diverse, si articola attorno alla possibilità che una macchina, al di là della potenza di calcolo e di gestione dati, possa sviluppare una capacità comportamentale e decisionale paragonabile a quella dell’uomo. Il filosofo americano John Searle è fra quelli che di più si sono confrontati con la questione……

………a giudizio di molti restano molti e in buona parte insormontabili gli ostacoli per una reale possibilità dell’l’Intelligenza Artificiale di replicare in toto i processi mentali umani…….

……………e anche se mai, ipotesi estrema, si constatasse che tale traguardo è realmente alla portata dello sviluppo tecnologico non dovremmo fermarci per interrogarci sul senso di tutto ciò? ............…

…………..e comunque partiti da scenari che fino a pochi decenni fa apparivano fantascientifici ancora una volta troviamo nella fantascienza  spunti utili a farci intuire i pericoli e le assurdità di una crescita incontrollata dell’Intelligenza artificiale………….

……………….il tempo è stato tiranno anche per la seconda parte del seminario! Non è stato possibile affrontare in modo adeguato l’ultima parte del piano della relazione, quella dedicata ad alcuni possibili interventi e percorsi in grado di declinare “concretamente” un diverso rapporto con la tecnologia. Uno sforzo ineludibile se vogliamo davvero uscire dalla condizione di “passivi” per realizzare il più possibile quella di “consapevoli”, passaggio indispensabile per un “governo” degli scenari tecnologici. Pubblichiamo comunque in questo post le diapositive non condivise, se non come semplice preannuncio, con il relatore. Lo facciamo senza “guida” con lo solo scopo di far comprendere che sarebbe davvero il caso di recuperarle organizzando, quando possibile, un terzo appuntamento. Ci sia consentito un solo richiamo particolare a quelle dedicate ai processi virtuosi che si potrebbero/dovrebbero attivare nelle realtà locali “minori”, in effetti il terreno, il luogo, a cui CircolarMente è fisiologicamente votata. Al prof. Colombo, ormai “amico” della nostra Associazione (al punto da opporsi all’uso del “prof”) vanno, anche in questa sede, i nostri ringraziamenti per una relazione non solo “di grande valore” ma presentata con una partecipazione davvero coinvolgente………alla prossima!

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