Da
una intervista alla Direttrice del CERN di Ginevra Fabiola Gianotti
(La
Repubblica del 28/12/14)martedì 30 dicembre 2014
Fisica, bellezza, grandezze e…..misteri
La nuova ragione del mondo
La nuova ragione del mondo
di Pierre Dardot e Christian Laval
Un saggio ormai assurto a testo fondamentale per capire il neo-liberismo, la sua capacità di governare globalmente economia e società, la strada da seguire per sconfiggere la sua razionalità
di Pierre Dardot e Christian Laval
Un saggio ormai assurto a testo fondamentale per capire il neo-liberismo, la sua capacità di governare globalmente economia e società, la strada da seguire per sconfiggere la sua razionalità
La nuova ragione del mondo
Pierre Dardot & Christian
Laval - 2009
Introduzione all’edizione italiana (2013)
·
La crisi del 2007-2008 ha indotto molti a
ritenere che il neoliberismo fosse con essa morto: così non è stato e così
tuttora non è
domenica 21 dicembre 2014
Ritorno all'oralità?
Ritorno all’oralità?
L’America impazzisce per “Serial”
Il giallo a puntate solo da ascoltare
Una
giornalista ha ripercorso sul Web ogni Giovedì la storia di un vecchio omicidio
con oltre venti milioni di ascoltatori per quello che somiglia tanto al vecchio
radiodramma
lunedì 1 dicembre 2014
LA PAROLA DEL MESE - DICEMBRE 2014
LA PAROLA DEL MESE
A turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di aprirsi verso nuove riflessioni.
DICEMBRE 2014
La parresìa,
dal greco pan (tutto)
e retos (ciò che viene detto),
indica non solo la libertà di parola ma anche la franchezza
nell'esprimersi.
La costituzione democratica ateniese
si fondava su tre pilastri: l’isegoria (uguale diritto di parola), l’iisonomia (uguale partecipazione) e, appunto, la parresia (intesa come uguale diritto per tutti
di esprimersi francamente nei dibattiti politici); Socrate precisa che essa non
è una funzione politica ma che è indispensabile per il suo funzionamento, e
giunge a definirla una vera scelta di vita.
Michel Foucault ha trattato il tema della parresia partendo dall’uso che
Euripide ne fa, in accordo con Socrate, per indicare la virtù di dire la verità
e rintracciandone tre forme nei suoi drammi:
·
la parresia
politica = esercitare il potere
dicendo la verità
·
la parresia
giudiziaria = dire il vero per
ottenere giustizia
·
la parresia morale
= confessare la colpa che grava sulla coscienza
Ma, a suo avviso, la parresia,
per restare nell’ambito politico, può divenire un ostacolo all'esercizio della
democrazia se si trasforma in sola retorica, ossia il parlare fine a se stesso che nasconde vuoto
di idee o il riproporre quelle che sono già condivise
LA PAROLA DEL MESE - NOVEMBRE 2014
LA PAROLA DEL MESE
A turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di aprirsi verso nuove riflessioni.
NOVEMBRE 2014
mercoledì 26 novembre 2014
PENSARE IL RADICALISMO ISLAMICO
di Claudio Vercelli
Articoli dal n° 1 al n° 9
di Claudio Vercelli
Articoli dal n° 1 al n° 9
Nota terminologica e lessicografica: per rendere più agevole il testo, a
tutt’oggi non sottoposto a revisioni di sorta, essendo costituito da una
successione di articoli redatti nel corso del tempo, alcuni termini la cui
natura etimologica – e il cui uso – implicherebbero differenziazioni e
precisazioni, sono invece stati usati come sinonimi.
lunedì 24 novembre 2014
Regia Luc e Jean-Pierre Dardenne

Sandra ha un marito, Manu, due figli e un lavoro presso una piccolo
azienda che realizza pannelli solari. Sandra 'aveva' un lavoro perché i
colleghi sono stati messi di fronte a una scelta: se votano per il suo
licenziamento (è considerata l'anello debole della catena produttiva perché ha
sofferto di depressione anche se ora la situazione è migliorata) riceveranno un
bonus di 1000 euro. In caso contrario non spetterà loro l'emolumento
aggiuntivo. Grazie al sostegno di Manu, Sandra chiede una ripetizione della
votazione in cui sia tutelata la segretezza. La ottiene ma ha un tempo
limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare parere.
giovedì 20 novembre 2014
Le persone e le cose, saggio di Roberto Esposito
Sintesi del saggio
Le persone e le cose, di Roberto Esposito
Le persone e le cose, di Roberto Esposito
….un tempo lontano, prima
della rivoluzione cognitiva, prima dell’inizio della cosiddetta civiltà, le
cose erano il filtro attraverso il quale uomini, non ancora modellati dal
dispositivo della persona, entravano in relazione tra loro, poi……
mercoledì 19 novembre 2014
Torneranno i prati - Regia di Ermanno Olmi
Ritorno a
l’Avana - Regia: Laurent Cantet
Trama:
In una terrazza che domina i tetti dell’Avana si ritrovano, dopo
tanto tempo, cinque amici per festeggiare il ritorno a casa di uno di
loro che da 16 anni vive in Spagna. Dal tramonto all’alba il gruppo
si abbandona ai ricordi, rievocando un passato che è anche la
storia del paese stesso. L’incontro tra loro sarà anche
l’occasione per portare a galla rancori mai sopiti e svelare verità
nascoste.
In un’intera giornata il regista francese
costringe i suoi protagonisti a guardarsi, nel presente, alla luce –
impietosa – del passato che li ha portati fin lì, su quel
terrazzo a guardare – dall’alto e da una prospettiva inedita –
se stessi e gli altri. Insieme tracciano la linea frastagliata della
storia dell’isola e ciascuno a suo modo ne “interpreta” un
personaggio. Essi si muovono in un confine delineato: i ricordi della
giovinezza, la scuola campestre e le sue regole, il “periodo
speciale” (decretato da Castro dal 1992) e le sue privazioni, le
decisioni estreme, come quella di Amadeo partito per la Spagna, o di
Tania che ha visto andar via i suoi figli. Tutto è raccontato,
parlato, sussurrato e urlato perché la parola – intesa anche
come scrigno di memoria storica- è tutto. Amadeo, Tania, Rafa,
Aldo ed Eddy si affrontano, si scontrano, si commuovono e si
sfidano rivelandosi, man mano, in ogni frase. La macchina da
presa di Cantet si muove tra i protagonisti come un sesto elemento:
li osserva da vicino, li riprende di spalle, si siede accanto a loro,
è uno sguardo che si conficca dentro. L’incontro dei cinque
ha il sapore della nostalgia ma anche della rabbia della resa dei
conti, per giungere ad una verità che finirà per
svelarsi con un impeto irreparabile.
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