domenica 1 maggio 2016

La parola del mese - Maggio 2016

LA PAROLA DEL MESE 

A turno si propone una parola, evocativa di pensieri collegabili ed in grado di aprirsi verso nuove riflessioni

Maggio 2016
 

Costituzione


Costituzione  è una parola con molti significati e riferibile a diverse discipline, viene proposta come “parola del mese” per quello che assume in campo giuridico-istituzionale, come primo spunto di riflessione sul quesito referendario che, presumibilmente, ad Ottobre chiederà a tutti noi di pronunciarci sulla Legge di modifica costituzionale recentemente approvata dal Parlamento

La Costituzione è l'atto normativo fondamentale che definisce la natura, la forma, la struttura, l'attività e le regole fondamentali di un'organizzazione. Il termine indica in particolare la legge fondamentale di uno Stato, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, mentre per l'atto fondamentale di altri enti, pubblici o privati, viene solitamente adottata la denominazione di statuto.

Il termine, che deriva dal latino constitutio, (legge di particolare importanza emanata dall'imperatore), è ricco di significati, sia descrittivi che assiologici. Da un punto di vista descrittivo indica per l’appunto la legge fondamentale di un ordinamento giuridico, la fonte principale, o superprimaria, da cui deriva la legalità di tutte le altre fonti. Da un punto di vista assiologico, diffuso soprattutto dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese, indica una determinata legge dello Stato, con carattere e valenza fondamentali, in quanto su di essa si articola l’intero sistema giuridico ed il funzionamento della democrazia, in particolare su di essa si fonda il sistema di separazione dei poteri. Come tale si intende emanata in nome della sovranità del popolo, di solito per il tramite di una assemblea costituente. Se la Costituzione è invece il risultato di una cessione di autorità da parte di un monarca si parla solitamente di "statuto" (es. statuto albertino del 1848) o di "carta costituzionale".

La maggioranza degli Stati contemporanei ha alla base del proprio ordinamento una Costituzione scritta, alcuni (ad esempio il Regno Unito)- solitamente di lunga tradizione democratica - non hanno una Costituzione esplicita, ma un corpo di leggi di riferimento e di consuetudini procedurali, che nel loro complesso possono essere considerate una Costituzione materiale.

Le Costituzioni si dicono "rigide" quando sono protette da modifiche apportabili con leggi ordinarie, anche mediante specifici organi di garanzia (è il caso della Costituzione italiana, per la quale opera la Corte Costituzionale).  Sono invece "flessibili"  le Costituzioni che, dal punto di vista della modificabilità, sono analoghe ad una legge ordinaria, a cui è quindi parificata nella scala gerarchica delle fonti.

Anche per le Costituzioni “rigide” possono essere previste, nel corso del tempo, delle modifiche, ma queste per essere attuate richiedono un procedimento legislativo gravato da maggiori oneri procedurali rispetto alle leggi ordinarie, in particolare, come nel caso italiano, sono previsti più passaggi approvativi e maggioranze qualificate ovvero, nel caso che queste non si siano realizzate, la definitiva approvazione è demandata ad un referendum confermativo.

1 commento:

  1. Mai parola fu più appropriata!
    Per me potrebbe essere mantenuta fino ad ottobre, mese in cui si terrà il referendum costituzionale.
    Mario Roja

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